Rischio di diabete mellito con le statine, farmaci che abbassano i livelli di colesterolo LDL


Le statine costituiscono una classe di farmaci in grado di abbassare i livelli plasmatici di colesterolo, inibendo in modo competitivo la 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A ( HMG-CoA ) reduttasi, un enzima chiave implicato nella biosintesi del colesterolo.

Negli ultimi anni, sono emersi dati riguardo a nuove possibilità di utilizzo terapeutico di questa classe di farmaci per un gran numero di patologie acute e croniche.
Allo stesso tempo sono però emerse nuove evidenze cliniche circa la comparsa di eventi avversi, in particolare riguardanti l’associazione tra l’uso delle statine e l’insorgenza di diabete mellito.

Questo ha dato vita a un dibattito: le statine abbassano il rischio di malattia cardiovascolare nei pazienti affetti da diabete o, al contrario, aumentano il rischio di sviluppare il diabete e le malattie cardiovascolari ?

Uno studio epidemiologico pubblicato sul British Medical Journal ( BMJ ), ha mostrato che dall’analisi di 471250 persone di età superiore a 66 anni, i pazienti che assumono statine ( in particolare Atorvastatina, Rosuvastatina e Simvastatina ) ad elevato dosaggio presentano un rischio più elevato di sviluppare il diabete mellito rispetto a quelli trattati con le stesse statine a basso dosaggio.

In precedenza, una metanalisi aveva dimostrato che i pazienti con diabete mellito a rischio cardiovascolare sperimentano una riduzione del rischio relativo per i grandi eventi cerebrovascolari, rispettivamente, del 15% e 24%, se trattatati con statine a dosaggio standard o elevato.

Dalla analisi della letteratura sono emersi risultati discordanti sull’attività delle statine nell’omeostasi del glucosio. Xagena_2014 )

Fonte: British Medical Journal, 2014

Xagena_Medicina_2014