I bambini e gli adolescenti che sopravvivono ad un tumore presentano un più alto rischio di sviluppare una cardiopatia


I bambini e gli adolescenti che sopravvivono ad un tumore presentano un più alto rischio di sviluppare una malattia cardiaca.

E’ stato osservato che coloro che sono sopravvissuti ad un tumore durante l’età pediatrica sono a rischio di complicanze dovute alla terapia antitumorale, come insufficienza cardiaca, infarto miocardico, pericardite e alterazione delle valvole cardiache, anche 30 anni dopo il trattamento.

Il rischio già si presenta ad esposizioni più basse, di quanto precedentemente ritenuto, alle antracicline e alla radioterapia.

Lo studio, compiuto da Ricercatori dell’University of Minnesota, ha confrontato i dati di 14.358 sopravvissuti 5 anni dopo un tumore e partecipanti al Childhood Cancer Survivor Study, con quelli di 3.899 parenti.

Il tumore ( leucemia, tumore cerebrale, linfoma di Hodgkin, linfoma di non-Hodgkin, tumore renale, neuroblastoma, sarcoma del tessuto molle, o tumore osseo ) era stato diagnosticato tra il 1970 e il 1986, prima che i soggetti compissero 21 anni.

Lo studio ha concluso che i giovani adulti che sopravvivono a un tumore che si è manifestato durante l’infanzia o l’adolescenza sono a rischio di morbilità cardiaca precoce e di mortalità.

In Gran Bretagna viene raccomandato uno screening cardiaco di routine ogni 5 anni, ma molti sopravvissuti ad un cancro non ricevono nessun controllo di follow-up.

Fonte: British Medical Journal, 2009

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