Genomica dell’adenocarcinoma polmonare


L’approccio diagnostico e terapeutico al tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ), tra cui l’adenocarcinoma, ha subito negli ultimi anni notevoli cambiamenti in relazione all’enorme mole di dati sulle caratteristiche molecolari di questo tumore.

L’applicazione dell’oncogenomica allo studio del tumore NSCLC ha permesso l’identificazione di nuovi sottotipi molecolari che aprono a criteri diagnostici basati sull’espressione di specifiche anomalie strutturali di geni utili anche a fini prognostici e all’uso di terapie a bersaglio molecolare.

Nel carcinoma del polmone non-a-piccole cellule sono infatti individuabili anomalie molecolari di geni driver che acquisiscono funzione oncogenica per attivazione di pathway metabolici strategici per la proliferazione cellulare e lo sviluppo del tumore.

Gli studi clinici con le cosiddette small molecules ( piccole molecole ) hanno trovato ampia applicazione nell’adenocarcinoma polmonare in quanto l’introduzione nella pratica clinica di questi farmaci nella terapia target ( bersaglio ) ha consentito di conseguire risultati molto vantaggiosi con un netto allungamento della sopravvivenza globale e al tempo stesso minore incidenza di tossicità correlata e riduzione delle complicanze da chemioterapia.

In questo ambito, la farmacogenomica, cioè l’identificazione del difetto molecolare su cui pianificare la terapia target, è, al momento attuale, l’approccio più innovativo nel trattamento del tumore al polmone in quanto coniuga la diagnostica molecolare del gene deregolato alla terapia a bersaglio molecolare.

Nell’adenocarcinoma polmonare alcuni stati mutazionali di geni driver tra cui EGFR, ALK, ROS1, e altri sono stati correlati a una buona risposta terapeutica a inibitori tirosin-chinasici, mentre numerose altre strategie terapeutiche con anti-angiogenetici, inibitori di PARP, istone-deacetilasi, PI3K e HSP90 sono intensivamente studiate in modelli preclinici e in studi clinici per un loro più ampio impiego in questa neoplasia.

L’applicazione di tecnologie sempre più avanzate di profiling molecolare permette inoltre di individuare varianti patogenetiche di numerosi altri geni implicati nella progressione di questo tumore, offrendo alla ricerca farmacologica ulteriori bersagli molecolari per una terapia mirata a inibire la cinetica della neoplasia. ( Xagena_2016 )

Palmirotta R et al, Recenti Prog Med 2016; 107: 652-672

Xagena_Medicina_2016