Scompenso cardiaco: moderato effetto degli Acidi grassi omega-3


L’assunzione di olio di pesce riduce la mortalità ( 9% ) e l’ospedalizzazione ( 8% ) nei pazienti con scompenso cardiaco.
Le statine invece appaiono non avevre effetti su questi parametri.

Un totale di 6.975 pazienti con insufficienza cardiaca cronica sono stati assegnati in modo casuale ad assumenre 1 g/die di olio di pesce o un placebo.

Il periodo osservazionale è stato, in media, di 3.9 anni.

I pazienti che hanno assunto in modo regolare le capsule di olio di pesce hanno presentato una riduzione del rischio di morte del 14%.

L’olio di pesce, che conteneva Acidi grassi omega-3, ha un effetto antiaritmico.

Il beneficio offerto dall’olio di pesce nei pazienti con scompenso cardiaco è stato definito moderato.

Lo studio è il primo a valutare gli effetti degli Acidi grassi polinsaturi nei pazienti scompensati.
Rimane da chiarire se le scelte dietetiche abbiano effetto sull’insufficienza cardiaca.

In un altro studio, che ha interessato 4.574 pazienti, assegnato ad una statina o a placebo, non è emerso alcun vantaggio per l’inibitore dell’HMG-CoA reduttasi. ( Xagena_2008 )

Fonte: European Society of Cardiology, 2008