Ricercatori della Monash University, a Melbourne, in Australia, hanno effettuato uno studio randomizzato, controllato, per determinare se la perdita di peso indotta chirurgicamente producesse un migliore controllo glicemico ed una diminuzione nell’uso dei farmaci per il diabete, rispetto agli approcci convenzionali.

Lo studio ha reclutato 60 pazienti obesi con indice di massa corporea ( BMI ) maggiore di 30 e minore di 40, con recente diagnosi ( inferiore ai 2 anni ) di diabete di tipo 2.

I pazienti sono stati assegnati alla terapia convenzionale per il diabete e a cambiamento dello stile di vita per la perdita di peso, oppure al bendaggio gastrico aggiustabile per via laparoscopica e al trattamento convenzionale per il diabete.

Dei 60 pazienti arruolati, il 92% ha completato il periodo di follow-up di 2 anni.

La remissione del diabete di tipo 2 si è verificata nel 73% dei pazienti nel gruppo chirurgia e nel 13% nel gruppo terapia convenzionale.
Il rischio relativo di remissione per il gruppo chirurgia è stato pari a 5,5.

La perdita di peso corporeo, media, tra i pazienti del gruppo chirurgia e quelli del gruppo terapia convenzionale è stata, rispettivamente, del 20,7% e dell’1,7%, nel corso dei 24 mesi ( p< 0.001 ).

La remissione del diabete di tipo 2 è risultata correlata alla perdita di peso e ai più bassi livelli al basale di emoglobina glicata ( entrambi P<0.001 ).

Non si sono verificate gravi complicanze nei 2 gruppi di intervento.

Lo studio ha dimostrato che i pazienti obesi sottoposti ad intervento chirurgico hanno presentato una maggiore probabilità di ottenere una remissione del diabete di tipo 2, grazie ad una più marcata perdita di peso. ( Xagena_2008 )

Fonte: Journal of American Medical Association, 2008