Le mutazioni che causano apoptosi contribuiscono al processo di invecchiamento
Uno studio, compiuto da Ricercatori dell’Università della Florida, ha trovato che mutazioni a livello mitocondriale causate da aumento di peso corporeo e mancanza di esercizio, e non da stress ossidativo da radicali liberi, possono essere un fattore chiave nel processo di invecchiamento.
I Ricercatori hanno scoperto che gli animali incapaci a riparare gli errori durante il processo di replicazione del DNA, presentavano un aumento dell’apoptosi, cioè della morte cellulare programmata.
E’ stato osservato che i topi mutanti vivevano meno rispetto ai topi normali.
Già a 9 mesi d’età, andavano incontro a perdita di peli, a perdita dell’udito, della massa ossea, segni di invecchiamento.
Tuttavia, sebbene i topi rappresentino un buon modello di invecchiamento, essi mancano della componente infiammazione cronica, che può essere alla base, ad esempio, della malattia cardiovascolare, delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
L’infiammazione cronica è associata ad un aumentata produzione di radicali liberi.
Fonte: University of Florida, 2005
Xagena_2005