La marcata perdita di altezza negli uomini anziani è associata ad un aumento della mortalità e della malattia coronarica
L’altezza si riduce con l’età, ma l’impatto della perdita di altezza sugli outcome di salute è stato scarsamente studiato.
Ricercatori inglesi hanno esaminato la relazione tra perdita di altezza nell’arco di 20 anni ( iniziando dalla media età ) e mortalità totale, incidenza di malattia coronarica ed ictus negli uomini più anziani.
Lo studio prospettico è stato eseguito su 4.213 uomini la cui altezza è stata misurata tra i 40 ed i 59 anni e dopo 20 anni, tra i 60 ed i 79 anni.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è stato in media di 6 anni, durante i quali sono stati registrati 760 decessi.
La perdita in altezza è risultata significativamente correlata all’età iniziale e alla perdita di peso.
Il rischio di mortalità totale era più alto negli uomini che sono andati incontro ad una perdita in altezza di 3 cm o più rispetto agli uomini con una perdita di altezza inferiore a 1 cm ( rischio relativo aggiustato per l’età, RR = 1.64 ).
L’eccesso di mortalità era attribuibile in larga parte a condizioni cardiovascolari e respiratorie e ad altre cause, ma non al tumore.
Il rischio di eventi maggiori è risultato aumentato solo negli uomini con una perdita in altezza di 3 cm o più ( RR dopo aggiustamento = 1.42 ).
Non è stata osservata alcuna associazione con il rischio di ictus.
Secondo gli Autori, la marcata perdita di altezza ( uguale o maggiore a 3 cm ) negli uomini più anziani è risultata associata in modo indipendente ad un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause e di malattia coronarica. ( Xagena2006 )
Wannamethee SG et al, Arch Intern Med 2006; 166: 2546-2552
Xagena_2006