Emergenze chirurgiche in ostetricia: ernia strozzata


Un’ernia si definisce strozzata quando non è più riducibile, quindi non può venir respinta all’interno dell’addome con manovre di compressione, e quando alla condizione di irriducibilità si accompagna un mancato cedimento del colletto erniario per cui i visceri vi rimangono costretti e vanno incontro a gravissimi problemi circolatori.
Se non si interviene tempestivamente possono insorgere gangrena e rotture con rischio quindi di peritonite.

Benché la pressione endoaddominale aumenti in corso di gravidanza le ernie parietali non sono frequenti perché questa pressione agisce prevalentemente sull’utero piuttosto che sulle pareti.
Tuttavia può crearsi la possibilità che anse dell’intestino si trovino aderenti all’interno di un sacco erniario pre-esistente e la crescita dell’utero gravido possa portare a strozzamento e necrosi dei visceri protrusi.

Sintomatologia

Dolore da intenso a costante, tachicardia, febbre, sudorazione e grave compromissione generale.

Terapia

L’intervento chirurgico è assolutamente necessario, inevitabile e urgente.

L’ernia non strozzata è generalmente asintomatica in corso di gravidanza e comunque non rilevabile a parto avvenuto. Non necessita quindi di cure particolari sempre che non insorgano complicazioni come lo strozzamento o l’occlusione intestinale. Pertanto non è obbligatorio il taglio cesareo e la prognosi sia materna che fetale è buona. ( Xagena_2010 )

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