Linee elettriche ad alto voltaggio e interferenze con pacemaker e defibrillatori


Nel corso del Congresso EUROPACE-CARDIOSTIM tenutosi a Milano, promosso dall’European Heart Rythm Association, è stata presentata una ricerca che ha cercato di chiarire riguardo a possibili interferenze, come quelle delle linee elettriche ad alto voltaggio, sui dispositivi medici, quali pacemaker e defibrillatori impiantabili.

Lo studio realizzato dal Montreal Heart Institute in Canada ha mostrato che nella maggioranza dei pazienti con pacemaker passare in bicicletta o a piedi sotto ai cavi non costituisce un problema.

Le interferenze sono più probabili, seppur rare, se si transita o soprattutto si sosta sotto alle linee elettriche ad alto voltaggio.

Non esistono al momento raccomandazioni in merito alle distanze di sicurezza e molti temono le linee elettriche a 230 o più kV.

Pacemaker e defibrillatori sono stati esposti a campi elettrici fino a 20 kV al metro in laboratorio, mantenendoli in condizioni che simulassero l’impianto nel torace sotto la pelle.

E’ stato riscontrato che il funzionamento di pacemaker e defibrillatori poteva essere compromesso solo in casi particolari, ad esempio nel caso in cui i dispositivi fossero stati programmati a un elevato livello di sensibilità.

In generale, si ritiene, che chi porta un pacemaker o un defibrillatore non deve temere di passare accanto a linee ad alto voltaggio a piedi o in bicicletta, evitando di rimanere fermi sotto i cavi.
E’ consigliabile passare vicino ai piloni piuttosto che a metà fra l’uno e l’altro, perché al centro i fili elettrici tendono ad abbassarsi e il campo elettrico risulta maggiore.

Nessun rischio è stato osservato transitando in auto: la vettura funziona come una gabbia di Faraday, schermando il campo elettrico.

Questo non riguarda le linee elettriche a basso voltaggio, che portano elettricità nelle abitazioni: il loro campo è molto blando e sostanzialmente innocuo. ( Xagena_2015 )

Fonte: European Society of Cardiology ( ESC ), 2015

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