Quetiapina in combinazione con Amisulpride in pazienti schizofrenici con risposte insufficienti a Quetiapina in monoterapia


La resistenza al trattamento porta spesso a combinazioni di antipsicotici di seconda generazione.
Studi ben progettati hanno valutato strategie add-on a base di Clozapina; anche Olanzapina e Quetiapina hanno proprietà farmacodinamiche che rendono interessante la supplementazione con antipsicotici di seconda generazione ad elevata affinità antidopaminergica, come, ad esempio, l’Amisulpride.

Sono stati segnalati 6 casi di sintomi psicotici positivi con una risposta parziale alla Quetiapina nonostante la dose fosse sufficiente (in media, 783 mg al giorno ), come pure i livelli sierici ( in media, 405 mcg/l ).

L'aggiunta di Amisulpride alla dose media di 466.7 mg al giorno ( livello sierico: 1321 microg/l ) in un periodo di 8.3 settimane ha comportato miglioramenti significativi nei sintomi psicotici resistenti al trattamento.
I punteggi alla scala PANSS ( Positive and Negative Syndrome Scale ) sono diminuiti da 94 a 54, mentre i punteggi alla scala SANS ( Scale for the Assessment of Negative Symptoms ) e alla scala CDSS ( Calgary Depression Scale for Schizophrenia ) sono notevolmente migliorate.

Nonostante un aumento del peso corporeo medio da 77.2 a 82.9 kg e un aumento nei livelli di prolattina da 43 a 163 microg/l, la tolleranza generale osservata è stata buona.

In conclusione, la combinazione di Amisulpride con Quetiapina potrebbe essere una strategia di successo in individui solo parzialmente rispondenti alla Quetiapina, ma i rischi ed i benefici dovrebbero essere ulteriormente valutati in studi clinici controllati. ( Xagena_2010 )

Englisch S et al, Clin Neuropharmacol 2010; 33: 227-229



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