Nessun effetto di Imuran e di Metilprednisolone ciclico sulla bioattività dell’Interferone beta nei pazienti con sclerosi multipla e positività per gli anticorpi neutralizzanti


Non è noto se il trattamento immunosoppressivo dei pazienti, che hanno sviluppato anticorpi neutralizzanti l’Interferone beta ( IFN-beta ), affretti la scomparsa dal sangue degli anticorpi neutralizzati.

Ricercatori del Copenhagen University Hospital in Danimarca hanno esaminato se la terapia immunosoppressiva con Metilprednisolone ciclico in associazione all’Azatioprina ( Imuran ) per 6 mesi, fosse in grado di accelerare il recupero della bioattività dell’Interferone beta nei pazienti con sclerosi multipla e risposta MxA-mRNA a IFN-beta abolita.

Lo studio ha riguardato 13 pazienti con sclerosi multipla, anticorpi neutralizzanti e bassa biodisponibilità di IFN-beta, rilevata dalla risposta MxA-mRNA.
Il gruppo controllo era composto da altri 14 pazienti positivi per gli anticorpi neutralizzanti e con bassa risposta MxA-mRNA.

L’outcome primario era rappresentato dalla frazione di pazienti che hanno riguadagnato una risposta MxA-mRNA a IFN-beta.

Un totale di 11 pazienti nel gruppo di trattamento ha completatao lo studio.

Solo 2 pazienti su 11 hanno riguadagnato una risposta Mxa-mRNA in-vivo, contro 1 su 14 dei pazienti di controllo.

In conclusione, il trattamento con Azatioprina e Metilprednisolone ciclico per 6 mesi non ha modificato in modo significativo la bioattività dell’Interferone beta nei pazienti con sclerosi multipla e positività per gli anticorpi neutralizzanti. ( Xagena2008 )

Ravnborg M et al, Mult Scler 2008; Epub ahead of print



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