Sclerosi multipla secondaria progressiva: le immunoglobuline per via endovenosa appaiono prevenire la perdita di tessuto cerebrale
Alcuni studi clinici hanno mostrato che le immunoglobuline per via endovenosa possono ridurre la frequenza delle recidive nella sclerosi multipla recidivante-remittente.
Uno studio, coordinato da Ricercatori dell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha valutato l'effetto di un trattamento con immunoglobuline, somministrate per via endovenosa, sull'accumulo di danno cerebrale nei pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva.
Sono stati arruolati 70 pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva, che sono stati sottoposti a RMI pesata in T2 e con trasferimento della magnetizzazione ( MT ), al momento dell'ingresso, dopo 12 e 24 mesi.
Le scansioni MRI con trasferimento della magnetizzazione sono state analizzate per l'ottenimento dei valori MTR ( MT ratio ) dalle lesioni T2 visibili ed istogrammi MTR dal tessuto normale apparentemente normale.
Questo studio non ha evidenziato alcun effetto statisticamente significativo delle immunoglobuline per via endovenosa sulle misure quantitative della risonanza magnetica ad immagini con trasferimento della magnetizzazione.
Tuttavia è emerso un possibile ruolo delle immunoglobuline, somministrate per via endovenosa, nel prevenire la perdita di tessuto cerebrale "realmente" normale nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva. ( Xagena_2004 )
Filippi M et al, Arch Neurol 2004; 61: 1409-1412
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XagenaFarmaci_2004