Sclerosi multipla: la comorbidità vascolare è associata a un aumento del rischio di progressione della disabilità
La comorbilità vascolare influenza in modo negativo gli esiti in diverse condizioni croniche, e sono comuni nella sclerosi multipla, ma il loro impatto sulla gravità della malattia non è noto.
Le comorbilità vascolari potrebbero contribuire alla poco chiara eterogeneità nella gravità della sclerosi multipla e il trattamento di tali comorbilità potrebbe rappresentare una via per il trattamento della sclerosi multipla.
In totale 8983 pazienti arruolati nel registro North American Research Committee on Multiple Sclerosis Registry hanno preso parte allo studio di coorte nel quale il tempo dall'insorgenza dei sintomi o dalla diagnosi fino alla disabilità ambulatoriale è stato confrontato in pazienti con o senza comorbilità vascolare per determinare il loro impatto sula gravità della sclerosi multipla.
I partecipanti con una o più comorbilità vascolari alla diagnosi hanno mostrato un aumento del rischio di disabilità ambulatoriale e tale rischio è risultato maggiore al crescere del numero di condizioni vascolari riportate ( hazard ratio [ HR ]/condizione per l'acquisizione precoce di disabilità 1.51 ).
Anche la comorbilità vascolare in qualunque momento nel corso della malattia ha aumentato il rischio di disabilità ambulatoriale ( HR aggiustato per assistenza ambulatoria unilaterale 1.54 ).
Il tempo mediano tra la diagnosi e il bisogno di assistenza ambulatoriale è stato di 12.8 in pazienti con comorbilità vascolari e di 18.8 anni in pazienti senza.
In conclusione, la comorbidità vascolare, sia essa presente all'insorgenza dei sintomi, alla diagnosi o più tardi nel corso della malattia, è associata a un aumento sostanziale del rischio di progressione della disabilità nella sclerosi multipla e l'impatto del trattamento di tali comorbilità sulla progressione della malattia richiede ulteriori approfondimenti. ( Xagena_2010 )
Marrie RA et al, Neurology 2010; 74: 1041-1047
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