Riduzione permanente del tremore durante la stimolazione talamica nella sclerosi multipla
La stimolazione talamica è considerata un trattamento reversibile per il tremore. Tuttavia, nella sclerosi multipla il tremore può, a volte, migliorare in modo permanente durante la stimolazione talamica. Tale riduzione permanente del tremore è stata attribuita alla debolezza degli arti in grado di prevenire l'espressione del tremore.
È stato effettuato uno studio in cui 11 pazienti consecutivi affetti da tremore da sclerosi multipla trattati con stimolazione talamica sono stati valutati per la riduzione permanente del tremore.
In tutto, 18 arti superiori mostravano tremore e tra questi 16 hanno ricevuto una stimolazione controlaterale.
Sono state valutate la gravità del tremore e la forza degli arti nei periodi pre-operatorio, post-operatorio precoce ( entro 1 anno ) e post-operatorio tardivo ( dopo 3 anni ).
Alla revisione finale ( media 5.2 anni ) è emerso che la riduzione permanente del tremore era evidente in 11 dei 18 arti superiori presi in esame.
La riduzione permanente del tremore può verificarsi quando viene conservata la forza degli arti e può essere una conseguenza dall'intervento chirurgico iniziale.
La riduzione permanente del tremore è risultata significativa ( e universale ) negli arti che hanno ricevuto una stimolazione efficace ( soppressione del tremore ) a lungo termine ( più di 2 anni ), mentre non è stato un reperto significativo negli arti che non avevano ricevuto una stimolazione efficace nel lungo periodo.
Nella parte controlaterale a un arto con riduzione permanente del tremore, la risonanza magnetica per immagini ha rivelato una lesione talamica adiacente al tratto degli elettrodi.
Le lesioni talamiche non sono state identificate controlateralmente in due arti senza riduzione permanente del tremore.
In conclusione, il tremore nella sclerosi multipla spesso migliora in modo permanente durante la stimolazione talamica, anche quando la forza degli arti è conservata.
La riduzione permanente del tremore può semplicemente riflettere l'evoluzione naturale; in alternativa, i risultati appaiono in linea con la recente proposta che la stimolazione talamica nella sclerosi multipla può promuovere lesioni demielinizzanti locali. ( Xagena_2011 )
Thevathasan W et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2011; 82: 419-422
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Neuro2011