Insufficienza cardiaca: effetti dell’ormone della crescita sulla capacità di esercizio e sulla performance cardiovascolare
Poiché l’ormone della crescita esercita effetti benefici in vari modelli sperimentali di insufficienza cardiaca, Ricercatori dell’Università Federico II di Napoli, hanno esaminato gli effetti dell’ormone della crescita sulla capacità di esercizio fisico e sulla performance cardiopolmonare nei pazienti con cardiomiopatia dilatativa ed insufficienza cardiaca cronica.
Allo studio hanno preso parte 22 pazienti con scompenso cardiaco ( classe NYHA II-III ), sottoposti a spirometria e ad un test da sforzo cardiopolmonare limitato dai sintomi, prima e dopo 3 mesi dalla somministrazione dell’ormone della crescita ( n=11; 7 maschi, 7 idiopatici, 57 anni; 4 UI per via sottocutanea a giorni alterni ) oppure placebo ( n=11, 8 maschi, 6 idiopatici, 54 anni ).
La terapia di base per lo scompenso cardiaco non è stata modificata.
L’ormone della crescita , ma non il placebo, ha aumentato la concentrazione plasmatica di IGF-1 ( da 144 a 293 ng/mL; P<0,005 ) ed ha migliorato la classe funzionale NYHA ( da 2,4 a 1,8; P<0,005 ); la durata dell’esercizio ( da 831 a 925 sec; P<0,005 ); potenza di picco ( da 245 a 280 W, P< 0.005 ), picco di ventilazione minuto ( da 52,5 a 61,3 l/min; P<0,05 ); picco di consumo di ossigeno ( da 19,8 a 25,1 mL/kg/min, P<0,005 ); soglia anaerobica ( da 14,9 a 20,0 mL/kg/min; P<0,005 ), senza alterare i parametri della funzione polmonare.
I dati della studio hanno fornito ulteriori indicazioni sui meccanismi mediante i quali l’ormone della crescita produce i suoi effetti benefici nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. ( Xagena_2007 )
Fazio S et al, J Clin Endocrinol Metab 2007; 92: 4218-4223
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XagenaFarmaci_2007