Scompenso cardiaco in fase avanzata: la terapia di resincronizzazione cardiaca aumenta i livelli di IGF-1


Anche se un equilibrio neuro-ormonale più favorevole può contribuire a migliorare i sintomi dopo la terapia di resincronizzazione cardiaca ( CRT ), non sono disponibili dati riguardanti gli effetti della CRT su IGF-1( fattore di crescita insulino-simile ).

Uno studio ha valutato gli effetti della terapia di resincronizzazione cardiaca su IGF-1 e la loro correlazione con i cambiamenti nella qualità di vita e della funzione del ventricolo sinistro.

Sono stati arruolati nello studio i pazienti con cardiomiopatia in classe NYHA III o IV ( n=18, età media 71 anni ), frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) inferiore o uguale a 40%, QRS maggiore o uguale a 130 ms o dissincronia ventricolare.

Il periodo osservazionale è stato di 6 mesi.

Dopo 3 mesi, è stato osservato un miglioramento della FEVS ( in media, da 29 a 33% ) e della qualità di vita, e un aumento di IGF-1 ( in media, da 137 a 175 ng /ml ).

Il cambiamento della qualità di vita era correlato con i cambiamenti dei livelli di IGF-1 ( p=0.02 ), ma non con i cambiamenti della FEVS.

In conclusione, nei pazienti con scompenso cardiaco in fase avanzata, la terapia di resincronizzazione cardiaca produce un aumento significativo dei livelli plasmatici di IGF-1 entro 3 mesi.
Tale incremento è correlato con il miglioramento della qualità di vita, a differenza dell'aumento della FEVS.
Questi dati indicano che IGF-1 può svolgere un ruolo di mediazione nella fase iniziale del miglioramento dei sintomi dopo terapia di resincronizzazione cardiaca. ( Xagena_2007 )

Molon G et al, J Cardiovasc Med ( Hagerstown ) 2007; 8: 917-922



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