Tassi di cancro alla tiroide dopo i test nucleari in atmosfera condotti in Nevada negli anni 50
L'esposizione a iodio radioattivo ( 131I ) da test nucleari in atmosfera condotti in Nevada negli anni 50 potrebbe aver aumentato i rischi di cancro alla tiroide.
Per studiare gli effetti a lungo termine di questa esposizione, i Ricercatori del National Cancer Institute a Bethesda negli Stati Uniti, hanno analizzato i dati di incidenza del cancro della tiroide ( 18.545 casi ), contenuti in 8 Registri tumori SEER ( Surveillance, Epidemiology, and End Results ) per il periodo 1973-2004.
L’eccesso di rischio ( ERR ) stimato per Gray ( Gy ) per dose ricevuta prima del primo anno di età è stato pari a 1.8.
Non c'è evidenza che questa stima sia diminuita durante il periodo di follow-up o che il rischio sia risultato aumentato con la dose ricevuta in età 1-15 anni.
Questi risultati hanno confermato le prime scoperte basate su dati meno estesi ( periodo 1973-1994 ).
La mancanza di una dose-risposta per i soggetti che sono stati esposti in età 1-15 anni non è coerente con gli studi dei bambini esposti a radiazioni esterne o a Iodio 131 ( 131I ) nell’incidente di Chernobyl, ed i risultati devono essere interpretati alla luce dei limiti e dei bias insiti negli studi ecologici.
Tuttavia, lo studio ha aggiunto nuove prove a sostegno di un aumento del rischio di tumore alla tiroide a causa di fallout ( ricaduta radioattiva ), anche se i dati sono insufficienti per quantificarla. ( Xagena_2010 ).
Gilbert ES et al, Radiat Ris 2010; 173: 659-664
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