Inibitori di MET: Tepotinib per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata con alterazioni che causano skipping dell'esone 14 di MET
Tepmetko, il cui principio attivo è Tepotinib, è stato approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco per il trattamento dei pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ) in fase avanzata, con alterazioni genetiche che causano lo skipping dell’esone 14 del fattore di transizione mesenchimale epiteliale ( METex14 ), che richiedono una terapia sistemica a seguito di un precedente trattamento con immunoterapia e/o chemioterapia a base di Platino.
Tepmetko è una terapia orale in singola somministrazione giornaliera.
Nel corso degli ultimi anni sono stati identificati diversi biomarcatori molecolari che hanno consentito una caratterizzazione sempre più precisa dei sottotipi di tumore in base al profilo delle mutazioni genetiche. Ciò ha portato ad un cambiamento nell’approccio terapeutico, divenuto mirato e personalizzato, e quindi caratterizzato da un maggior beneficio clinico.
Nel cancro al polmone non-a-piccole cellule, gli inibitori tirosin chinasici ( TKI ) di EGFR ( recettore del fattore di crescita epidermico ) e del gene ALK ( chinasi del linfoma anaplastico ) hanno aperto la strada alla medicina oncologica di precisione.
Ulteriori driver oncogenici, come il gene MET, sono stati identificati come bersagli di un trattamento specifico.
Tepotinib è un inibitore orale altamente selettivo della proteina prodotta dal gene MET, il recettore del fattore di crescita epatocitario ( HGF ) che, quando mutato o prodotto in maniera eccessiva, contribuisce alla trasformazione tumorale, essendo coinvolto nei processi di sopravvivenza della cellula, invasione e metastatizzazione, oltre all’angiogenesi del tumore stesso.
Le mutazioni nelle vie del segnale di MET, si registrano nel 3-4% dei casi di tumore NSCLC e nel caso di malattia avanzata sono associate a una prognosi sfavorevole.
Questi pazienti hanno in genere più di 70 anni e molto spesso hanno una storia di tabagismo attiva o pregressa.
Tepotinib ha dimostrato una marcata attività antitumorale, nei pazienti adulti con tumore NSCLC avanzato o metastatico, con alterazioni associate a skipping di METex14, rilevate nei campioni tumorali prelevati chirurgicamente ( biopsia tissutale ) o dal plasma ( biopsia liquida ).
L’efficacia e la sicurezza di Tepotinib sono state valutate nel corso di uno studio clinico multicentrico a braccio singolo, in aperto, non-randomizzato multicoorte ( VISION ).
I dati dell’analisi primaria dello studio VISION sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ) e hanno mostrato risposte consistenti e durature di Tepotinib, sia in pazienti adulti naïve-al-trattamento, sia in pazienti precedentemente trattati.
L’endpoint primario era rappresentato dalla percentuale di risposta obiettiva ( ORR ), confermata dai criteri di valutazione RECIST; ulteriori misure di efficacia sono state la durata della risposta ( DoR ), la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ), oltre alla sopravvivenza complessiva ( OS ).
Nello studio VISION, nei pazienti che hanno ricevuto Tepotinib per la terapia di seconda linea o linea successiva si è registrato un tasso di risposta obiettiva del 44,2% dei casi, una durata della risposta e una sopravvivenza mediana libera da malattia, rispettivamente di 11,1 e 11,0 mesi.
Inoltre, la sopravvivenza mediana globale è stata di 19,9 mesi.
In generale, se trattato con la sola chemioterapia, il tumore NSCLC offre una sopravvivenza globale di circa 12 mesi.
Gran parte dei pazienti con tumore NSCLC di nuova diagnosi è in stadio avanzato: la proporzione dei pazienti con tumore NSCLC con malattia in stadio IV alla diagnosi è pari a 47- 55% mentre in stadio III alla diagnosi è pari a 25-30%.
Nelo stadio IV, quello metastatico, è il più difficile da trattare, al la chemioterapia tradizionale che, non riesce a ridurre significativamente il rischio di recidive, non rappresenta l’unica possibilità.
Negli ultimi anni la immunoterapia ( da sola o in combinazione con la chemioterapia ) e le terapie a bersaglio molecolare su geni alterati sono diventati strumenti fondamentali nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico.
Tra i farmaci a bersaglio molecolare, Tepotinib consente di disegnare un nuovo percorso terapeutico mirato per i pazienti con alterazioni genetiche METex14, che sono particolarmente difficili da trattare e con una prognosi sfavorevole.
In Italia nel 2022 sono state stimate 43.900 nuove diagnosi di cancro al polmone, attestandosi come la seconda neoplasia più frequente negli uomini ( con una sopravvivenza a 5 anni del 16% ) e la terza nelle donne ( con sopravvivenza a 5 anni del 23% ).
A livello mondiale il tumore NSCLC rappresenta circa l’85% di tutti i tumori polmonari.
Gran parte dei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule di nuova diagnosi è in stadio avanzato: in particolare la proporzione di pazienti con malattia in stadio IV alla diagnosi è pari a 47-55%. ( Xagena_2023 )
Fonte: Merck Group, 2023
Xagena_Medicina_2023