Cancro sl seno HER2-positivo: Tucatinib associato a Trastuzumab e Capecitabina migliora la sopravvivenza, ed è efficace nelle metastasi cerebrali
In Italia, ogni anno, oltre 3.800 donne ricevono una diagnosi di cancro alla mammella metastatico. In totale 37mila pazienti vivono con la malattia in questo stadio.
In particolare il tumore alla mammella metastatico HER2 positivo ( HER2+ ) è una neoplasia più aggressiva e caratterizzata da una peggiore prognosi.
Tucatinib ( Tukysa ) è una terapia mirata in grado di migliorare la sopravvivenza nei pazienti che hanno già ricevuto due linee di trattamento e portare un beneficio significativo anche in presenza di metastasi cerebrali.
Queste sono le conclusioni dello studio HER2CLIMB.
HER2, il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano, è una proteina presente con livelli elevati nel 20% di tutti i tumori del seno.
La neoplasia mammaria HER2-positiva è caratterizzata da una maggiore aggressività e probabilità di recidiva, rispetto ai carcinomi mammari HER2-negativi. Circa la metà delle pazienti con malattia avanzata sviluppa metastasi cerebrali attive.
Lo studio HER2CLIMB, pubblicato su Annals of Oncology, ha valutato le potenzialità offerte da Tucatinib, in combinazione con l’anticorpo monoclonale Trastuzumab e chemioterapia ( Capecitabina ).
Lo studio ha anche valutato pazienti con metastasi cerebrali attive, finora escluse dalle sperimentazioni.
HER2CLIMB ha arruolato 612 pazienti di cui, per la prima volta, quasi la metà ( 48% ) con metastasi cerebrali, incluse quelle attive.
Tucatinib, in aggiunta a Trastuzumab e Capecitabina, ha dimostrato di essere efficace dopo due linee di terapia anti-HER2, incluso un farmaco anticorpo coniugato ( ADC ), quindi in donne già trattate, dove lo standard di cura offre scarsi benefici.
La combinazione con la terapia mirata ha migliorato la sopravvivenza globale e, a 2 anni, il 51% è vivo rispetto al 40% con soli Trastuzumab e Capecitabina.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 24,7 mesi con il regime a base di Tucatinib rispetto a 19,2 mesi. Il maggior beneficio ottenuto con Tucatinib è stato quindi di 5,5 mesi.
La sopravvivenza libera da progressione, a 1 anno, si è attestata al 29% rispetto al 14%.
L’analisi finale dei dati di HER2CLIMB hanno dimostrato che i vantaggi già evidenziati da Tucatinib sono mantenuti nel follow up mediano di 29,6 mesi e questa terapia mirata aiuta a vivere più a lungo.
I benefici sono stati osservati in tutti i sottogruppi di pazienti, incluse quelle con metastasi cerebrali.
A 24 mesi la sopravvivenza globale era quasi raddoppiata nelle pazienti con metastasi cerebrali ( 48,5% ) rispetto al braccio di confronto ( 25,1% ).
Tucatinib è una piccola molecola in grado di attraversare la barriera ematoencefalica e raggiungere il cervello, bloccando lo stimolo di proliferazione della proteina HER2.
Tucatinib è un farmaco orale, inibitore della tirosin-chinasi della proteina HER2. In vitro ( in studi di laboratorio ), Tucatinib ha inibito la fosforilazione di HER2 e HER3, con conseguente inibizione della trasduzione del segnale di MAPK e AKT e della crescita cellulare ( proliferazione ) e ha mostrato attività antitumorale nelle cellule tumorali che esprimono HER2.
In vivo ( negli organismi viventi ), Tucatinib ha inibito la crescita dei tumori che esprimono HER2. La combinazione di Tucatinib e dell'anticorpo anti-HER2 Trastuzumab ha mostrato una maggiore attività antitumorale in vitro e in vivo rispetto a entrambi i farmaci in monoterapia.
Tucatinib in combinazione con Trastuzumab e Capecitabina è stato approvato dalla FDA ( Food and Drug Administration ) statunitense nell'aprile 2020 per i pazienti adulti con carcinoma alla mammella HER2-positivo avanzato non-resecabile o metastatico, comprese le pazienti con metastasi cerebrali, che hanno ricevuto uno o più precedenti trattamenti anti-HER2 nel setting metastatico.
Nel febbraio 2021, l'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) ha approvato Tucatinib in combinazione con Trastuzumab e Capecitabina per il trattamento di pazienti adulti con tumore mammario HER2-positivo localmente avanzato o metastatico che hanno ricevuto almeno due precedenti regimi di trattamento anti-HER2. ( Xagena_2022 )
Fonte: Research Generators - Widening options in HER2+ metastatic breast cancer Meeting, 2022
Xagena_Medicina_2022