Trattamento del tumore non muscolo-invasivo della vescica ad alto rischio: chemioipertermia versus bacillo di Calmette-Guérin intravescicale
I pazienti con tumore non muscolo-invasivo della vescica ad alto rischio ( NMIBC ) necessitano di un trattamento endovescicale adiuvante dopo la chirurgia.
Anche se il bacillo di Calmette-Guérin ( BCG ) si è mostrato altamente efficace, sono stati valutati nuovi trattamenti adiuvanti per ridurre le recidive e la tossicità.
E' stato effettuato uno studio retrospettivo per confrontare l’efficacia del trattamento con bacillo di Calmette-Guérin e con la chemioipertermia ( C-HT ).
Nello studio di coorte retrospettivo sono stati inclusi 1.937 pazienti con diagnosi di tumore alla vescica nel periodo 2004-2014.
Endpoint primario di efficacia era il tempo libero da recidiva.
I pazienti trattati con chemioipertermia sono stati confrontati con i pazienti trattati con bacillo di Calmette-Guérin.
Dei 710 pazienti sottoposti a trattamento intravescicale, 40 e 142 sono stati inclusi rispettivamente nei gruppi chemioipertermia e bacillo di Calmette-Guérin.
Tra i due gruppi non erano apprezzabili differenze nelle caratteristiche dei pazienti o in quelle del tumore.
L’intervallo libero da recidiva a 2 anni è stato pari al 76,2% nel gruppo C-HT e del 93,9% nel gruppo BCG ( p=0.020 ).
Il trattamento C-HT ( hazard ratio [ HR ] 5.42; 95% intervallo di confidenza [ CI ] 1.11-26.43; p=0.036 ) e un alto grado del tumore ( HR=4.60; IC 95% 1.01-20.88; p=0.048 ) erano associati a una elevata probabilità di recidiva del tumore.
Nell’analisi multivariata di regressione di Cox non vi era alcuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi C-HT e BCG in termini di probabilità di recidiva ( p=0.054 ).
Non ci sono state differenze nella progressione neoplastica tra C-HT e BCG.
In conclusione, il trattamento C-HT non è un trattamento efficace come quello con BCG in pazienti con tumore non muscolo-invasivo della vescica ad alto rischio nella probabilità di recidiva; l’intervallo libero da recidiva è risultato significativamente migliore nel gruppo di pazienti trattato con instillazione intravescicale di BCG rispetto ai pazienti trattati con chemioipertermia.
Anche se questo studio presenta diversi limiti, i dati ottenuti suggeriscono che l’instillazione intravescicale di BCG rimane il trattamento adiuvante standard nel carcinoma non muscolo-invasivo della vescica ad alto rischio. ( Xagena_2015 )
Ekin RG et al, Can Urol Assoc J 2015; 9: E278-283
Xagena_Medicina_2015