Studio EMBARK: risultati migliori con Enzalutamide nel carcinoma prostatico con recidiva biochimica
I pazienti con carcinoma prostatico che presentano una recidiva biochimica ad alto rischio presentano un rischio aumentato di progressione. L'efficacia e la sicurezza di Enzalutamide ( Xtandi ) associata a terapia di deprivazione androgenica e della monoterapia con Enzalutamide, rispetto alla sola terapia di deprivazione androgenica, non sono note.
Lo studio di fase 3, EMBARK, ha arruolato pazienti con carcinoma prostatico che presentavano una recidiva biochimica ad alto rischio con un tempo di raddoppio dell'antigene prostatico specifico (PSA) di 9 mesi o meno. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, con un rapporto 1:1:1, a ricevere Enzalutamide (160 mg) al giorno più Leuprolide ogni 12 settimane (gruppo di combinazione), placebo più Leuprolide (gruppo Leuprolide in monoterapia) o Enzalutamide in monoterapia (gruppo in monoterapia).
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da metastasi, valutata da una revisione centralizzata indipendente in cieco, nel gruppo di combinazione rispetto al gruppo Leuprolide in monoterapia. Un endpoint secondario chiave era la sopravvivenza libera da metastasi nel gruppo in monoterapia rispetto al gruppo Leuprolide in monoterapia. Altri endpoint secondari erano gli esiti riferiti dai pazienti e la sicurezza.
Un totale di 1068 pazienti è stato sottoposto a randomizzazione: 355 sono stati assegnati al gruppo di combinazione, 358 al gruppo Leuprolide in monoterapia e 355 al gruppo in monoterapia. I pazienti sono stati seguiti per una mediana di 60,7 mesi.
A 5 anni, la sopravvivenza libera da metastasi è stata dell'87,3% (intervallo di confidenza [IC] al 95%, 83,0-90,6) nel gruppo di combinazione, del 71,4% (IC al 95%, 65,7-76,3) nel gruppo con Leuprolide in monoterapia e dell'80,0% (IC al 95%, 75,0-84,1) nel gruppo in monoterapia.
Per quanto riguarda la sopravvivenza libera da metastasi, Enzalutamide più Leuprolide è risultata superiore a Leuprolide in monoterapia (hazard ratio [ HR ] per metastasi o decesso, 0,42; CI al 95%, 0,30-0,61; P minore di 0,001); anche la monoterapia con Enzalutamide è stata superiore a Leuprolide in monoterapia (hazard ratio per metastasi o decesso, 0,63; CI al 95%, 0,46-0,87; P = 0,005).
Non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza, né differenze sostanziali tra i gruppi nelle misure di qualità della vita.
In conclusione, nei pazienti con carcinoma prostatico ad alto rischio di recidiva biochimica, Enzalutamide più Leuprolide si è dimostrata superiore a Leuprolide da sola in termini di sopravvivenza libera da metastasi; anche la monoterapia con Enzalutamide si è dimostrata superiore a Leuprolide da sola. Il profilo di sicurezza di Enzalutamide è risultato coerente con quello mostrato in precedenti studi clinici, senza alcun apparente effetto negativo sulla qualità della vita. ( Xagena_2023 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2023
XagenaMedicina_2023