Reflusso vescica-ureterale: trattamento endoscopico
Il trattamento endoscopico del reflusso vescica-ureterale ha ridotto l’invasività delle procedure chirurgiche, ma ha fatto prospettare il rischio di una estensione delle indicazioni terapeutiche indipendente dalla esistenza di documentati benefici.
Sono state esaminate due serie di pazienti trattati prima e dopo l’introduzione del trattamento endoscopico, per valutarne l’impatto sulle indicazioni.
Su 264 casi, 90 ( gruppo A ) sono stati osservati prima della disponibilità del trattamento endoscopico e 174 ( gruppo B ) dopo la sua introduzione. Le indicazioni al trattamento partivano dal reflusso vescica-ureterale di III grado ( infezioni delle vie urinarie o danno renale ). Reflussi inferiori erano trattati solo in concomitanza con reflusso vescica-ureterale di grado maggiore controlaterale.
Nel gruppo A 81 ureteri sono stati reimpiantati ( tasso di successo del 92% ). Nel gruppo B solo 67 ureteri erano reimpiantati contro 115 sottoposti a trattamento endoscopico ( tasso di successo 98% vs 89% ).
I due gruppi sono stati confrontati sulla base di percentuale di trattamento ( chirurgia e trattamento endoscopico ), durata del follow-up pretrattamento, età all’intervento.
I due gruppi erano omogenei per gradi di reflusso vescica-ureterale, percentuale di trattamento e durata del follow-up preoperatorio. Il trattamento endoscopico era preferito ( nel gruppo B ) per i reflussi vescica-ureterali di III grado. La chirurgia ha mostrato di avere un ruolo nei reflussi di grado IV ( percentuale di successo con il trattamento endoscopico pari all’85% ) e di grado V.
La risoluzione spontanea del reflusso vescica-ureterale nei due gruppi è stato rispettivamente pari al 29% e al 30% per il III grado e del 13% e 7% per il IV.
In conclusione, il trattamento endoscopico del reflusso vescica-ureterale è una procedura non-invasiva, affidabile e ad elevato tasso di successo. Va tuttavia evitato il rischio di allargarne l’utilizzazione al di là di quelle indicazioni che hanno attualmente un ruolo riconosciuto nella storia naturale della malattia da reflusso vescica-ureterale. ( Xagena_2009 )
Calisti A et al, Minerva Pediatrica 2009;61:1-8
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