Fattori di rischio per il tumore della vescica
Fumo di sigaretta
Il fumo di sigaretta è sicuramente il fattore di rischio più riconosciuto per il carcinoma vescicale ed una chiara relazione causa-effetto è stata stabilita.
Il fumo di sigaretta è stato riconosciuto come agente causale del carcinoma vescicale in grado di causare il 50-65% dei casi negli uomini e il 20-30% nelle donne.
Una meta-analisi su 216 studi osservazionali indipendenti condotti dal 1961 al 2003 ha dimostrato che il rischio relativo per i fumatori è di 2.77, mentre per gli ex-fumatori scende a 1.72. ( Livello di evidenza 2+ )
L’incidenza di carcinoma vescicale è direttamente correlata alla durata e al numero di sigarette fumate.
E’ stata anche osservata una riduzione del rischio di sviluppare un carcinoma vescicale dopo cessazione del fumo.
La riduzione rischio è del 40% tra 1 e 4 anni dopo la sospensione del fumo e raggiunge il 60% dopo 25 anni.
Non esiste invece prova definitiva che la sospensione del fumo riduca l’incidenza di recidiva e i risultati riportati in letteratura, sono contrastanti.
Esposizione ad agenti chimici occupazionali
Gli agenti chimici occupazionali rappresentano il secondo più importante fattore di rischio per il carcinoma della vescica essendo responsabili di circa il 20-25% dei casi di carcinoma vescicale.
Le sostanze principalmente coinvolte sono i derivati del benzene e le arilamine.
Le professioni nelle quali la esposizione a queste sostanze è più frequente sono quelle in cui vengono utilizzati coloranti, gomme, tessili, vernici, cuoio e prodotti chimici. Grazie allo sviluppo di leggi per la tutela dei lavoratori, queste sostanze contribuiscono in maniera minima alla incidenza di carcinoma della vescica nei Paesi europei e una riduzione di incidenza di carcinoma vescicale da agenti chimici occupazionali è stata rilevata in una analisi di 11 studi caso-controllo condotta in Paesi europei tra il 1976 ed il 1996.
Radioterapia
Un aumentato tasso di secondi tumori vescicali è stato teorizzato nei pazienti sottoposti a radioterapia per neoplasie prostatiche.
Uno studio retrospettivo su 1743 pazienti trattati con radioterapia per neoplasie prostatiche non ha evidenziato un aumentato rischio di sviluppo di carcinomi della vescica nei pazienti trattati rispetto alla popolazione generale.
Fattori dietetici
Molti fattori dietetici sono stati associati allo sviluppo di carcinoma vescicale, ma i dati degli studi sono controversi.
Al momento esiste limitata evidenza della relazione tra fattori dietetici e carcinoma della vescica. Una meta-analisi di 38 articoli sulla dieta e carcinoma vescicale supporta l'ipotesi che il consumo di frutta e vegetali riduca il rischio di carcinoma vescicale.
Infezioni urinarie croniche
Il carcinoma vescicale infiltrante e in particolare il carcinoma a cellule squamose può essere direttamente correlato alla presenza di infezioni urinarie croniche.
Nell’Africa del Nord e nell’Asia orientale la maggior parte dei carcinomi vescicali è causata dalla schistosomiasi. Questa infezione è responsabile di circa il 10% dei tumori della vescica nei Paesi in via di sviluppo e del 3% dei casi globali.
Chemioterapia
L’utilizzo della Ciclofosfamide è stato correlato con lo sviluppo di carcinoma vescicale infiltrante con un periodo di latenza di 6-13 anni.
Tale aumento è indipendente dallo sviluppo della cistite emorragica legata al trattamento con Ciclofosfamide. ( Xagena_2015 )
Fonte: Lineeguida AIOM, 2015
Xagena_Medicina_2015