Termochemioterapia nei tumori a cellule transizionali non muscolo-invasivo a rischio intermedio o elevato


In campo oncologico, l’ipertermia rappresenta una forma di terapia molto vecchia. Negli ultimi anni l’ipertermia è stata proposta in abbinamento ad un chemioterapico ( Mitomicina C ), con l’obiettivo di potenziare l’effetto del farmaco, e di migliorare, pertanto, il trattamento dei tumori non muscolo-invasivi della vescica, per la prevenzione della recidiva e della progressione del tumore.

Sono candidati al trattamento combinato ipertermia e chemioterapia, i pazienti con tumore a cellule transizionali non muscolo-invasivo a rischio intermedio ( Ta-T1, G1-2, multifocali, diametro maggiore di 3 cm ) o elevato ( T1, G3, multifocali o rapidamente recidivanti, CIS ) di recidiva e progressione.

Il trattamento può essere profilattico dopo eradicazione del tumore o ablativo nei casi in cui il tumore non può essere eradicato.

Molti studi hanno mostrato il beneficio della termochemioterapia con un rischio di recidiva più basso rispetto ad altri trattamenti e risposte complete del 66- 80% dei casi dopo trattamento ablativo.

L’effetto terapeutico della combinazione risulta sinergico, maggiore della somma di ipertermia e terapia farmacologica somministrati come singolo trattamento. ( Xagena_2009 )

Fonte: Urologia, 2009



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