Etoricoxib nel trattamento di osteartrosi, artrite reumatoide e artrite gottosa acuta
Arcoxia ( Etoricoxib ) trova indicazione per il trattamento sintomatico dell'osteoartrosi, dell'artrite reumatoide, e del dolore e dei segni di infiammazione associati all'artrite gottosa acuta.
Arcoxia fa parte del gruppo farmaco terapeutico dei farmaci antinfiammatori e antireumatici, non-steroidei, coxib.
Etoricoxib, per somministrazione orale, è un inibitore selettivo della cicloossigenasi 2 ( COX-2 ) entro il range di dosaggio clinico.
Arcoxia dà luogo ad una inibizione della COX-2 dose-dipendente senza inibizione della COX-1 a dosaggi fino a 150 mg/die. Etoricoxib non inibisce la sintesi delle prostaglandine gastriche e non ha effetti sulla funzione piastrinica.
Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento - Etoricoxib somministrato per via orale viene ben assorbito. La biodisponibilità media dopo somministrazione orale è di circa il 100%. Con la monosomministrazione giornaliera di 120 mg, la concentrazione plasmatica di picco allo stato stazionario è stata osservata a circa 1 ora ( Tmax ) dalla somministrazione in adulti a digiuno. La farmacocinetica di Etoricoxib è lineare per tutto lo spettro di dosaggio clinico.
L'assunzione di alimenti ( un pasto ad alto contenuto di grassi ) non ha avuto effetti sull'entità dell'assorbimento di una dose di Etoricoxib di 120 mg. Il tasso di assorbimento è risultato alterato, con una diminuzione del 36% della Cmax ed un aumento del Tmax di 2 ore. Questi dati non vengono considerati clinicamente significativi. Negli studi clinici Etoricoxib è stato somministrato indipendentemente dall'assunzione di alimenti.
Distribuzione - Etoricoxib è legato per circa il 92% alle proteine plasmatiche umane a concentrazioni comprese tra 0.05 e 5 microg/ml. Nell'uomo, il volume di distribuzione allo stato stazionario ( Vdss ) è risultato di circa 120 l.
L'Etoricoxib attraversa la placenta nel ratto e nel coniglio, e la barriera ematoencefalica nel ratto.
Metabolismo - Etoricoxib è ampiamente metabolizzato con meno dell’1% di una dose rinvenuta nelle urine come farmaco originario. La via metabolica principale per la formazione del 6-idrossimetil derivato è catalizzata dagli enzimi del citocromo. CYP3A4 sembra contribuire al metabolismo dell'Etoricoxib in vivo. Studi in vitro indicano che anche CYP2D6, CYP2C9, CYP1A2 and CYP2C19 possono catalizzare la via metabolica principale, ma il loro ruolo da un punto di vista quantitativo non è stato studiato in vivo.
Nell'uomo sono stati identificati 5 metaboliti. Il metabolita principale è il derivato acido 6'-carbossilico dell'Etoricoxib formato dall'ulteriore ossidazione del derivato 6'-idrossimetilico. Questi principali metaboliti o non hanno mostrato attività misurabile o hanno mostrato solo debole attività come inibitori della COX-2. Nessuno di questi metaboliti inibisce la COX-1.
Eliminazione - Dopo la somministrazione a soggetti sani di una dose endovenosa singola di 25 mg di Etoricoxib radiomarcato, il 70% della radioattività è stato rilevato nelle urine ed il 20% nelle feci, per la maggior parte sotto forma di metaboliti. Meno del 2% è stato rinvenuto come farmaco immodificato.
L'eliminazione dell'Etoricoxib si verifica quasi esclusivamente attraverso il metabolismo seguito da escrezione per via renale. Le concentrazioni di Etoricoxib allo stato stazionario vengono raggiunte entro sette giorni con la monosomministrazione giornaliera di 120 mg, con un tasso di accumulo di circa 2, corrispondente ad una emivita di accumulo di circa 22 ore. Si stima che la clearance plasmatica sia approssimativamente 50 ml/min dopo una dose endovenosa di 25 mg.
Anziani: nell'anziano ( 65 anni di età ed oltre ) la farmacocinetica è simile a quella del giovane.
Insufficienza epatica - Nei pazienti con lieve disfunzione epatica ( punteggio di Child-Pugh 5-6 ) la monosomministrazione giornaliera di Etoricoxib da 60 mg ha determinato una AUC media maggiore di circa il 16% rispetto a quella dei soggetti sani a cui è stato somministrato lo stesso dosaggio. Nei pazienti con disfunzione epatica moderata ( punteggio di Child-Pugh 7-9 ) ai quali è stato somministrato Etoricoxib da 60 mg a giorni alterni, l'AUC media è stata simile a quella di soggetti sani a cui è stato somministrato Etoricoxib 60 mg in monosomministrazione giornaliera. Non ci sono dati clinici o farmacocinetici nei pazienti con grave disfunzione epatica ( punteggio di Child-Pugh superiore a 10 ).
Insufficienza renale: La farmacocinetica di una singola dose da 120 mg di Etoricoxib nei pazienti con insufficienza renale da moderata a grave e nei pazienti in emodialisi con nefropatia allo stadio terminale non è stata significativamente diversa da quella dei soggetti sani. L'emodialisi ha contribuito in maniera trascurabile all'eliminazione ( clearance dialitica circa 50 ml/min ).
Pazienti pediatrici: La farmacocinetica dell'Etoricoxib nei pazienti pediatrici ( meno di 12 anni ) non è stata studiata. In uno studio di farmacocinetica ( n=16 ) condotto in adolescenti ( età 12-17 ), la farmacocinetica in adolescenti di peso fra i 40 ed i 60 kg trattati con Etoricoxib 60 mg in monosomministrazione giornaliera ed adolescenti di più di 60 kg trattati con Etoricoxib 90 mg in monosomministrazione giornaliera, è risultata simile a quella di adulti trattati con Etoricoxib 90 mg in monosomministrazione giornaliera. La sicurezza e l’efficacia di Etoricoxib in pazienti pediatrici non sono state accertate.
Posologia e modo di somministrazione
Arcoxia viene somministrato per via orale e può essere assunto con o senza cibo. L'inizio dell'effetto farmacologico può essere anticipato quando Arcoxia viene somministrato lontano dai pasti. Questo dato deve essere tenuto in considerazione in caso sia necessario ottenere un rapido sollievo dai sintomi.
Osteoartrosi: La dose raccomandata è di 60 mg in monosomministrazione giornaliera.
Artrite reumatoide: La dose raccomandata è di 90 mg in monosomministrazione giornaliera.
Artrite gottosa acuta: La dose raccomandata è di 120 mg in monosomministrazione giornaliera. Etoricoxib 120 mg deve essere usato solo durante la fase acuta della sintomatologia. Negli studi clinici sull'artrite gottosa acuta Etoricoxib è stato somministrato per 8 giorni.
Dosaggi superiori a quelli raccomandati per ciascuna indicazione non hanno dimostrato maggiore efficacia o non sono stati studiati. Di conseguenza la dose per ciascuna indicazione rappresenta il dosaggio massimo raccomandato.
Il dosaggio per l’osteoartrosi non deve superare i 60 mg/die; il dosaggio per l’artrite reumatoide non deve superare i 90 mg/die; il dosaggio per l'artrite gottosa acuta non deve superare i 120 mg/die, limitati ad un massimo di 8 giorni di trattamento
Poichè i rischi cardiovascolari dell'Etoricoxib possono aumentare con il dosaggio e con la durata dell'esposizione, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile e deve essere utilizzato il dosaggio giornaliero minimo efficace. La necessità di trattamento e la risposta alla terapia devono essere rivalutati periodicamente, specialmente nei pazienti con osteoartrosi.
Anziani: negli anziani non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. Come con altri farmaci, si deve agire con cautela in questi pazienti.
Insufficienza epatica: nei pazienti con disfunzione epatica lieve ( punteggio di Child-Pugh 5-6 ) non si deve superare il dosaggio di 60 mg in monosomministrazione giornaliera. Nei pazienti con disfunzione epatica moderata ( punteggio di Child-Pugh 7-9 ) non deve essere superato il dosaggio raccomandato di 60 mg a giorni alterni.
L'esperienza clinica è limitata in particolare nei pazienti con disfunzione epatica moderata e si deve agire con cautela. Non vi è esperienza clinica in pazienti con disfunzione epatica grave ( punteggio di Child-Pugh superiore a 10 ); l'uso del farmaco è pertanto controindicato in questi pazienti.
Insufficienza renale: non è necessario aggiustare il dosaggio per i pazienti con clearance della creatinina superiore a 30 ml/min. L'uso di Etoricoxib in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30ml/min è controindicato.
Uso pediatrico: Etoricoxib è controindicato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni.
Controindicazioni
Etoricoxib è controindicato nei casi di ipersensibilità alla sostanza attiva o a qualsiasi eccipiente. Inoltre Etoricoxib è controindicato nell’ulcera peptica in fase attiva o sanguinamento gastrointestinale in fase attiva; nei pazienti che hanno sviluppato broncospasmo, rinite acuta, polipi nasali, edema angioneurotico, orticaria o reazioni di tipo allergico dopo l'assunzione di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) o FANS inclusi gli inibitori della COX-2; in gravidanza e allattamento; nella disfunzione epatica grave ( albumina sierica inferiore a 25 g/l o punteggio di Child-Pugh superiore a 10 ); in presenza di clearance stimata della creatinina renale inferiore a 30ml/min; nei bambini ed adolescenti al di sotto dei 16 anni; nell’infiammazione cronica dell'intestino; nell’insufficienza cardiaca congestizia ( NYHA II-IV ); nei pazienti ipertesi in cui la pressione arteriosa non è controllata adeguatamente; nella cardiopatia ischemica, arteropatia periferica e/o vasculopatia cerebrale accertate.
Efficacia
Nei pazienti con osteoartrosi Etoricoxib 60 mg in monosomministrazione giornaliera procura miglioramenti significativi del dolore e della valutazione delle condizioni della malattia da parte del paziente già a partire dal secondo giorno di terapia fino a 52 settimane.
Nei pazienti con artrite reumatoide, Etoricoxib 90 mg in monosomministrazione giornaliera procura miglioramenti significativi di dolore, infiammazione e mobilità per l'intero corso dei periodi di trattamento di 12 settimane.
Nei pazienti con attacchi di artrite gottosa acuta, Etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera per un periodo di trattamento di 8 giorni, procura un sollievo dal dolore e dall'infiammazione articolare da moderato a considerevole già 4 ore dopo l'inizio del trattamento.
In studi disegnati specificamente per misurare l'inizio dell'effetto di Etoricoxib, tale inizio si è verificato già dopo 24 minuti dopo la somministrazione.
Sicurezza
Il Programma MEDAL ( Multinational Etoricoxib and Diclofenac Arthritis Long-term ) è stato un programma di studi a disegno prospettico sugli outcome di sicurezza cardiovascolare da dati combinati di tre studi clinici, controllati, randomizzati, in doppio cieco, con farmaco di confronto attivo: gli studi MEDAL, EDGE II, e EDGE.
Lo studio MEDAL è stato uno studio su outcome cardiovascolare condotto su 17.804 pazienti con osteoartrosi e 5.700 pazienti con artrite reumatoide trattati con Etoricoxib 60 ( osteoartrosi ) o 90 mg ( osteoartrosi o artrite reumatoide ) o con Diclofenac ( Voltaren ) 150 mg/die per un periodo medio di 20.3 mesi ( massimo di 42.3 mesi, mediana 21.3 mesi ). In questo studio sono stati registrati solo eventi avversi gravi e interruzioni dovute a qualsiasi evento avverso.
Gli studi EDGE e EDGE II hanno confrontato la tollerabilità gastrointestinale di Etoricoxib versus Diclofenac. Lo studio EDGE ha incluso 7.111 pazienti con osteoartrosi, trattati con una dose di Etoricoxib di 90 mg/die ( 1.5 volte il dosaggio raccomandato per osteoartrosi ) o di Diclofenac 150 mg/die per un periodo medio di 9.1 mesi ( massimo 16.6 mesi, mediana 11.4 mesi ).
Lo studio EDGE II ha incluso 4.086 pazienti con artrite reumatoide trattati con Etoricoxib 90 mg/die o Diclofenac 150 mg/die per un periodo medio di 19.2 mesi ( massimo 33.1 mesi, mediana 24 mesi ).
Nel programma MEDAL di dati combinati, 34.701 pazienti con osteoartrosi o artrite reumaoide sono stati trattati per una durata media di 17.9 mesi ( massimo 42.3 mesi, mediana 16.3 mesi ), con circa 12.800 pazienti che sono stati trattati per più di 24 mesi. I pazienti arruolati nel Programma avevano un ampio range di fattori di rischio cardiovascolare e gastrointestinale al basale. I pazienti con storia recente di infarto del miocardio, bypass coronarico o intervento coronarico percutaneo ( PCI ) nei 6 mesi precedenti l'arruolamento sono stati esclusi. Negli studi sono stati permessi l'uso di agenti gastroprotettivi e di Aspirina a basso dosaggio.
Sicurezza globale
Non vi è stata differenza significativa fra i tassi di eventi trombotici cardiovascolari di Etoricoxib e quelli di Diclofenac. Gli eventi avversi cardiorenali sono stati osservati più di frequente con Etoricoxib che con Diclofenac, e questo effetto è risultato dose-dipendente. Gli eventi avversi gastrointestinali ed epatici sono stati osservati con frequenza significativamente maggiore con Diclofenac rispetto ad Etoricoxib. L'incidenza di esperienze avverse in EDGE e EDGE II e di esperienze avverse considerate gravi o tali da portare all'interruzione nello studio MEDAL è stata più alta con Etoricoxib che con Diclofenac.
Risultati di sicurezza cardiovascolare
L'incidenza di eventi avversi cardiovascolari trombotici gravi confermati ( eventi cardiaci, cerebrovascolari e vascolari periferici ) è risultata paragonabile fra Etoricoxib e Diclofenac. Non vi sono state differenze statisticamente significative nell'incidenza di eventi trombotici con Etoricoxib e con Diclofenac in tutti i sottogruppi analizzati incluse tutte le categorie di pazienti con rischio cardiovascolare al basale. I rischi relativi per gli eventi avversi cardiovascolari trombotici gravi confermati considerati separatamente con Etoricoxib 60mg o 90mg rispetto a Diclofenac 150mg sono risultati simili.
La mortalità cardiovascolare e la mortalità globale sono risultate simili fra i gruppi di trattamento con Etoricoxib e con Diclofenac.
Eventi cardiorenali
Circa il 50% dei pazienti arruolati nello studio MEDAL aveva una storia di ipertensione al basale. Nello studio l'incidenza di interruzioni dovute ad eventi avversi correlati all'ipertensione è stata significativamente maggiore dal punto di vista statistico per Etoricoxib rispetto a Diclofenac. L'incidenza di eventi avversi per insufficienza cardiaca congestizia ( interruzioni ed eventi gravi ) si è verificata con tassi simili con Etoricoxib 60 mg rispetto a Diclofenac 150 mg, ma è stata più alta per Etoricoxib 90 mg rispetto a Diclofenac 150 mg ( statisticamente significativa per Etoricoxib 90 mg vs Diclofenac 150 mg nella coorte MEDAL osteoartrosi ). L'incidenza di eventi avversi confermati per insufficienza cardiaca congestizia ( eventi gravi che hanno portato all' ospedalizzazione o a una visita in un reparto d'emergenza ) è risultata più alta in misura non-significativa con Etoricoxib rispetto a Diclofenac 150 mg, e questo effetto è risultato dose-dipendente. L'incidenza di interruzioni dovute a eventi avversi correlati ad edema è risultata più alta per Etoricoxib rispetto a Diclofenac 150 mg, e questo effetto è stato dose-dipendente ( statisticamente significativo per Etoricoxib 90 mg, ma non per Etoricoxib 60 mg ).
I risultati cardiorenali per EDGE e EDGE II sono risultati in linea con quelli descritti per lo studio MEDAL.
Risultati di tollerabilità gastrointestinale del programma MEDAL
All'interno di ciascuno dei tre studi parte del programma MEDAL, è stato osservato un tasso di interruzione significativamente minore per Etoricoxib rispetto a Diclofenac per tutti gli eventi clinici avversi gastrointestinali ( per esempio: dispepsia, dolore addominale, ulcera ). I tassi di interruzione dovuti ad eventi clinici avversi gastrointestinali per 100 pazienti-anno nel corso dell'intero periodo di studio sono risultati come segue: 3.23 per Etoricoxib e 4.96 per Diclofenac nello studio MEDAL; 9.12 con Etoricoxib e 12.28 con Diclofenac nello studio EDGE; e 3.71 con Etoricoxib e 4.81 con Diclofenac nello studio EDGE II.
Risultati di sicurezza gastrointestinale del programma MEDAL
Gli eventi relativi al tratto gastrointestinale superiore sono stati definiti come perforazioni, ulcere e sanguinamenti. Il sottogruppo di tutti gli eventi del tratto gastrointestinale superiore considerati complicati includeva perforazioni, ostruzioni, e sanguinamento complicato; il sottogruppo di eventi del tratto gastrointestinale superiore considerati non-complicati includeva sanguinamenti non-complicati e ulcere non-complicate. Con Etoricoxib è stato osservato un tasso globale di eventi gastrointestinali significativamente minore rispetto a Diclofenac. Non vi è stata differenza significativa fra Etoricoxib e Diclofenac rispetto al tasso di eventi complicati. Per il sottogruppo di eventi emorragici del tratto gastrointestiale superiore ( dato combinato dei complicati e dei non-complicati ), non c'è stata differenza significativa fra Etoricoxib e Diclofenac. Nei pazienti in terapia concomitante con Aspirina a basso dosaggio ( circa il 33% dei pazienti ) non vi è stato un beneficio significativo con Etoricoxib rispetto a Diclofenac per quanto riguarda il tratto gastrointestinale superiore.
I tassi per 100 pazienti-anno di eventi confermati complicati e non-complicati a carico del tratto gastrointestinale superiore ( perforazioni, ulcere e sanguinamenti ) sono stati pari a 0.67 con Etoricoxib e 0.97 con Diclofenac, risultando in un rischio relativo ( RR ) di 0.69.
I tassi di eventi clinici confermati a carico del tratto gastrointestinale inferiore ( perforazione, ostruzione o emorragia del tenue o del crasso ), non sono stati significativamente diversi fra Etoricoxib e Diclofenac.
Risultati di sicurezza epatica del programma MEDAL
Etoricoxib è stato associato a un tasso di interruzioni dovute ad esperienze avverse di natura epatica significativamente inferiore rispetto a Diclofenac. Nei dati combinati del programma MEDAL, lo 0.3% dei pazienti in terapia con Etoricoxib e il 2.7% dei pazienti in terapia con Diclofenac hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi di natura epatica.
Il tasso per 100 pazienti-anno è stato di 0.22 con Etoricoxib e di 1.84 per Diclofenac ( p inferiore a 0.001 per Etoricoxib versus Diclofenac). La maggior parte delle esperienze avverse epatiche nel programma MEDAL sono state tuttavia non-gravi.
Ulteriori dati di sicurezza relativi ad eventi trombotici cardiovascolari
Negli studi clinici esclusi gli studi del programma MEDAL, circa 3.100 pazienti sono stati trattati con Etoricoxib 60 mg/die per 12 settimane o più. Non vi sono state differenze apprezzabili nel tasso di eventi trombotici cardiovascolari confermati gravi fra i pazienti trattati con Etoricoxib 60 mg, placebo o FANS ( escluso il Naprossene ). L'incidenza di questi eventi è stata tuttavia maggiore nei pazienti trattati con Etoricoxib rispetto a quelli trattati con Naprossene 500 mg due volte al giorno. La differenza nell’attività antipiastrinica fra alcuni FANS inibitori della COX-1 e gli inibitori selettivi della COX-2 può rivestire significato clinico in pazienti a rischio per eventi tromboembolici. Gli inibitori della COX-2 riducono la formazione della prostaciclina sistemica ( e pertanto possibilmente di quella endoteliale ) senza alterare il trombossano piastrinico. La rilevanza clinica di queste osservazioni non è stata accertata.
Ulteriori dati di sicurezza gastrointestinale
In due studi di endoscopia in doppio cieco di 12 settimane, l'incidenza cumulativa delle ulcere gastrointestinali è stata significativamente minore nei pazienti trattati con Etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera rispetto ai pazienti trattati con Naprossene 500 mg due volte al giorno o Ibuprofene 800 mg tre volte al giorno. Etoricoxib ha avuto una incidenza di ulcere gastrointestinali superiore al placebo.
Studio sulla funzione renale negli anziani
Gli effetti di 15 giorni di trattamento con Etoricoxib ( 90 mg ), Celecoxib ( 200 mg bid ), Naprossene ( 500 mg bid ) e placebo su escrezione urinaria di sodio, pressione arteriosa, ed altri parametri di funzionalità renale in soggetti di età compresa tra 60 e 85 anni a regime dietetico di 200 mEq/die di sodio, sono stati valutati in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli. Etoricoxib, Celecoxib, e Naprossene hanno avuto effetti simili sull'escrezione del sodio urinario nel corso di 2 settimane di trattamento. Tutti i comparatori attivi hanno mostrato un aumento dei valori di pressione arteriosa sistolica rispetto al placebo; Etoricoxib è stato tuttavia associato ad un aumento statisticamente significativo al giorno 14 rispetto a Celecoxib e Naprossene ( variazione media dal basale per la pressione arteriosa sistolica: Etoricoxib 7.7 mmHg, Celecoxib 2.4 mmHg, Naprossene 3.6 mmHg ).
Effetti indesiderati
Negli studi clinici, Etoricoxib è stato oggetto di valutazione riguardo la sicurezza in circa 4.800 individui, compresi circa 3.400 pazienti con osteoartrosi, artrite reumatoide o lombalgia cronica ( circa 600 pazienti con osteoartrosi o artrite reumatoide sono stati trattati per un anno o più ).
Negli studi clinici, il profilo degli effetti indesiderati è risultato simile nei pazienti con osteoartrosi o artrite reumatoide trattati con Etoricoxib per un anno o più a lungo.
In uno studio clinico sull'artrite gottosa acuta, i pazienti sono stati trattati con Etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera per 8 giorni. Il profilo delle esperienze avverse in questo studio è risultato generalmente simile al risultato combinato riportato negli studi su osteoartrosi, artrite reumatoide e lombalgia cronica.
In un programma di studio della sicurezza cardiovascolare basato sugli esiti, secondo il quale sono stati valutati i dati combinati provenienti da tre studi clinici controllati con farmaco di confronto attivo, 17.412 pazienti con osteoartrosi o artrite reumatoide sono stati trattati con Etoricoxib ( 60 mg o 90 mg ) per una durata media di circa 18 mesi.
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati o negli studi clinici, con un'incidenza maggiore rispetto al placebo nei pazienti con osteoartrosi, artrite reumatoide o lombalgia cronica trattati con Etoricoxib 60 mg o 90 mg per un periodo sino a 12 settimane, o negli studi del programma MEDAL, o nell'esperienza post-marketing: Molto comuni ( maggiore o uguale a 1/10 ); Comuni ( maggiore o uguale a 1/100, inferiore a 1/10 ); Non-comuni ( maggiore o uguale a 1/1000, inferiore o uguale a 1/100 ); Rari ( maggiore o uguale a 1/10.000, inferiore a 1/1.000 ); Molto rari ( inferiore o uguale a 1/10.000 ); Frequenza sconosciuta ( non può essere stimata dai dati disponibili ).
Infezioni ed infestazioni: Non comuni: gastroenterite, infezione del tratto respiratorio superiore, infezione del tratto urinario - Disturbi del sistema immunitario: Molto rari: reazione di ipersensibilità, incluso angioedema, reazioni anafilattiche/anafilattoidi, incluso shock - Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Comuni: edema/ritenzione di liquidi; Non-comuni: aumento o diminuzione dell'appetito, aumento ponderale - Disturbi psichiatrici: Non-comuni: ansia, depressione, diminuzione dell'acutezza mentale; Molto rari: stato confusionale, allucinazioni - Patologie del sistema nervoso: Comuni: capogiro, cefalea; Non-comuni: disgeusia, insonnia, parestesie/ipoestesie, sonnolenza - Patologie dell'occhio: Non-comuni: visione offuscata, congiuntivite - Patologie dell'orecchio e del labirinto: Non-comuni: tinnito, vertigine - Patologie cardiache: Comuni: palpitazioni; Non-comuni: fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca congestizia, alterazioni aspecifiche dell'ECG, infarto del miocardio - Patologie vascolari: Comuni: ipertensione; Non-comuni: vampate, evento cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio; Molto rari: crisi ipertensiva - Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Non-comuni: tosse, dispnea, epistassi; Molto rari: broncospasmo - Patologie gastrointestinali: Comuni: disturbi gastrointestinali ( per es, dolore addominale, flatulenza, pirosi gastrica ), diarrea, dispepsia, disturbi epigastrici, nausea; Non-comuni: distensione addominale, reflusso acido, alterazione dell'alvo, stipsi, secchezza delle fauci, ulcera gastroduodenale, sindrome del colon irritabile, esofagite, ulcera orale, vomito, gastrite; Molto rari: ulcera peptica inclusa perforazione e sanguinamento gastrointestinale ( principalmente negli anziani ) - Patologie epatobiliari: Molto rari: epatite - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Comuni: ecchimosi; Non-omuni: edema del volto, prurito, rash; Molto rari: orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica - Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e tessuto osseo: Non-omuni: crampi/spasmi muscolari, dolore/rigidità muscolo scheletrica - Patologie renali e urinarie: Non-comuni: proteinuria; Molto rari: deficit della funzione renale, inclusa insufficienza renale, abitualmente reversibile previa interruzione del trattamento - Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Comuni: astenia/faticabilità, sindrome simil-influenzale; Non-comuni: dolore toracico - Esami diagnostici: Comuni: aumento di ALT ed AST; Non-comuni: aumento dell'azoto ureico, aumento della creatinfosfochinasi, diminuzione dell'ematocrito, diminuzione dell'emoglobina, iperkalemia, diminuzione dei leucociti, diminuzione delle piastrine, aumento della creatinina sierica, aumento dell'acido urico; Rari: diminuzione della natriemia.
I seguenti gravi effetti indesiderati sono stati segnalati in associazione all'uso dei FANS e non possono essere esclusi con Etoricoxib: nefrotossicità incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrosica; epatotossicità incluse insufficienza epatica, ittero e pancreatite.
Sulla base dell'analisi di studi clinici a lungo termine, controllati con placebo e farmaco attivo, gli inibitori selettivi della COX-2 sono stati associati ad un rischio aumentato di eventi arterotrombotici gravi, che includono infarto del miocardio e ictus. Sulla base dei dati esistenti, è improbabile che l'aumento del rischio assoluto per tali eventi superi 1% per anno ( categoria di frequenza: non-comuni ). ( Xagena_2008 )
Fonte: Scheda tecnica di prodotto, 2008
Link: MedicinaNews.it
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