La radiodermite progredisce fino a provocare la comparsa di un tumore cutaneo
La radiodermite è una malattia della pelle dovuta all’eccessiva esposizione a radiazioni ionizzanti.
Questa malattia colpisce gli specialisti che utilizzano spesso apparecchiature radiodiagnostiche. Attualmente questa patologia ha una minore incidenza in quanto questo tipo di apparecchiature era in uso fino agli anni 50-60.
Nell’eziologia della radiodermite concorrono vari fattori tra cui il tipo di apparecchiatura, i tempi di esposizione, la distribuzione del fascio radioattivo ecc.
Le mani sono la parte del corpo più colpita da questa patologia, con una maggiore compromissione del dito indice, medio e anulare.
Inizialmente la pelle diventa secca e lucida nella zona dorsale delle dita, successivamente cominciano a cadere i peli, le unghie diventano fragili e presentano striature.
La pelle diventa successivamente discromica e va incontro a piccole emorragie o ematomi; si possono verificare inoltre desquamazioni, fissurazioni e microulcerazioni fino alla perdita delle impronte digitali.
La radiodermite è evolutiva, progredisce fino a provocare, col trascorrere degli anni, la comparsa di un tumore cutaneo.
Non esistono cure per la radiodermite; nei casi più gravi si fa ricorso all’intervento chirurgico.
XagenaHeadlines_2008