Progetto Ictus: prevenzione delle malattie cerebrovascolari


Ogni anno in Italia 130.000 persone sono colpite da ictus.
Di questi più di 40.000 muoiono , mentre circa 50.000 rimangono invalidi.
Due decessi su cinque potrebbero essere evitate controllando l' ipertensione arteriosa che, assieme all'età , rappresenta la principale causa di ictus.
Nel corso del Congresso della Società Italiana dell' Ipertensione Arteriosa sono stati presentati i risultati dello studio SCOPE ( Study on COgnition and Prognosis in the Elderly ) , che dimostrano che i farmaci antipertensivi sono in grado di prevenire l'ictus nel 28% delle persone anziane con ipertensione lieve o moderata.
Lo studio SCOPE ha coinvolto 4964 anziani in 15 Paesi nel mondo, uomini e donne, tra i 70 e gli 89 anni, con ipertensione arteriosa lieve o moderata. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere l'antagonista dei recettori dell'angiotensina II , il Candesartan ( Ratacand ) o il placebo.
Il periodo di follow-up ( osservazione ) è stato in media di 3 anni.
Nel gruppo trattato farmacologicamente sono stati osservati dei benefici.
Il Candesartan, infatti, oltre a ridurre significativamente la pressione sanguigna , ha abbassato dell'11% il rischio di infarto, ictus e morte improvvisa, e del 20% l'insorgenza di nuovi casi di diabete.
I pazienti trattati con l'antipertensivo hanno mantenuto intatte nel tempo le proprie capacità cognitive.
Inoltre , coloro che assumevano il Candesartan hanno avuto una minore necessità a ricorrere ad altri farmaci antipertensivi rispetto a coloro che hanno assunto il placebo.
Dai risultati di questo studio emergono alcune indicazioni pratiche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari ( ictus ) :

A ) La pressione arteriosa negli anziani dovrebbe essere sempre tenuta sotto controllo: la massima al di sotto dei 140 mmHg e la minima al di sotto dei 90 mmHg. Nei casi in cui il paziente soffre anche di diabete o presenta un'insufficienza renale, la pressione sanguigna dovrà essere mantenuta tra gli 85 ed i 130 mmHg;

B ) I bassi livelli di pressione sanguigna non sono pericolosi nei pazienti con età superiore ai 70 anni . La riduzione graduale della pressione sanguigna , non solo non compromette le funzioni cognitive ma le mantiene costanti nel tempo.


ha dato avvio al Progetto Ictus , fornendo ai pazienti e a coloro che sono interessati informazioni utili sulla prevenzione delle malattie cerebrovascolari attraverso una serie di siti Internet:


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