Stati febbrili e stati dolorosi refrattari ad altri trattamenti: Novalgina


Il Metamizolo ( anche noto come Noramidopirina metansolfonato e Dipirone ), principio attivo della Novalgina, possiede elevata attività analgesica, antipiretica ed antispastica. L'attività analgesica si esplica sia a livello centrale che periferico.
La Novalgina trova indicazione nel trattamento sintomatico e di breve durata di: stati dolorosi acuti o cronici intensi, associati ad esempio a malattie reumatiche, cefalea, mal di denti, dolori post-traumatici e post-operatori; dolori spastici acuti o cronici intensi, quali ad esempio quelli gastrointestinali, biliari, renali e delle basse vie urinarie; stati febbrili refrattari ad altri trattamenti ( ad esempio, impacchi umidi freddi ).

Novalgina è presente in gocce, compresse, supposte supposte.

Proprietà farmacocinetiche

Nell'uomo dopo somministrazione orale di 480 mg di Metamizolo il picco ematico è raggiunto in 1,5 ore; l'emivita plasmatica è in media di 6,9 ore. Per via urinaria il Metamizolo è eliminato nelle prime 24 ore in media per il 71% della dose somministrata e nelle 24 ore successive per il 18%.

Posologia e modo di somministrazione

Novalgina gocce Adulti e ragazzi di 15 anni ed oltre: 20-40 gocce fino a 4 volte al giorno. Bambini dai 5 ai 14 anni: 10-15 gocce fino a 4 volte al giorno. Lattanti oltre i 4 mesi e bambini fino ai 4 anni: 2-6 gocce fino a 4 volte al giorno. Novalgina compresse Adulti e ragazzi di 15 anni ed oltre: 1-2 compresse fino a 4 volte al giorno.Le compresse vanno ingerite con un po' di liquido e senza masticare. Novalgina supposte adulti Adulti e ragazzi di 15 anni ed oltre: 1 supposta adulti fino a 3 volte al giorno. Novalgina supposte bambini Bambini dai 4 ai 14 anni: 1 supposta bambini fino a 3 volte al giorno.

Effetti indesiderati

Il Metamizolo può causare reazioni anafilattiche, incluso lo shock anafilattico, e agranulocitosi, in qualunque fase del trattamento, non correlate alla dose giornaliera.
Il rischio di shock anafilattico sembra essere più elevato con le forme ad uso parenterale. Oltre ad agranulocitosi e granulocitopenia, può manifestarsi trombocitopenia. La Novalgina in rari casi può provocare, principalmente nei pazienti con preesistenti affezioni renali od in caso di sovradosaggio, transitori disturbi renali caratterizzati da oliguria od anuria, proteinuria e nefrite interstiziale. Possono inoltre manifestarsi reazioni di ipersensibilità cutanea od alle mucose degli occhi, naso e gola, che, in rarissimi casi, possono aggravarsi sino a sfociare in lesioni cutanee gravi di tipo bolloso, generalmente con interessamento delle mucose, che a volte possono mettere in pericolo la vita del paziente ( sindrome di Stevens-Johnson o sindrome di Lyell ).
In caso di insorgenza di tali lesioni cutanee bisogna interrompere immediatamente l'assunzione del farmaco e consultare un medico. Nei soggetti già predisposti possono verificarsi attacchi d'asma. Occasionalmente possono manifestarsi disturbi gastrointestinali. Durante la terapia con pirazolonici le urine possono assumere colorazione rossa per la presenza di un metabolita innocuo; la colorazione scompare al termine del trattamento.

Controindicazioni

L'uso di Metamizolo è controindicato nei pazienti con precedente storia di reazioni d'ipersensibilità, anafilassi o agranulocitosi. Inoltre, il Metamizolo è controindicato nella granulocitopenia, porfiria acuta intermittente, carenza congenita di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, e nei lattanti al di sotto dei 4 mesi.

Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso

Nei lattanti sopra i 4 mesi con peso corporeo inferiore a 5 kg e nei soggetti con disturbi dell'emopoiesi la Novalgina va somministrata in caso di assoluta necessità e sotto il diretto controllo medico.In soggetti con asma bronchiale o infezioni croniche dell'apparato respiratorio, allergie ed intolleranza all'alcol la Novalgina, come altri analgesici od antiflogistici, deve essere impiegata solo dopo valutazione del medico e sotto il suo controllo, perché si può verificare intolleranza. La Novalgina compresse e la Novalgina supposte per adulti non sono adatte al trattamento dei bambini di età inferiore ai 15 anni. La Novalgina supposte bambini non è adatta al trattamento dei bambini di età inferiore ai 4 anni.
Per i bambini di età inferiore ai 5 anni è raccomandata la somministrazione sotto controllo medico. Deve essere evitato l'impiego della specialità nei disturbi banali.

Inoltre i pirazolonici devono essere utilizzati solo per il periodo di tempo necessario a controllare la sintomatologia dolorosa o febbrile; l'uso di analgesici a dosi elevate o per periodi prolungati deve essere valutato dal medico.Il trattamento deve essere immediatamente sospeso se compare qualsiasi segno o sintomo d'anafilassi ( orticaria, angioedema, rash, dispnea, pallore o iperemia generalizzata, malessere generale, ipotensione, shock, edema della laringe ) o di agranulocitosi ( brusca insorgenza di grave neutropenia associata a febbre, astenia marcata, ulcerazioni di bocca, faringe e/o perineali ) o di trombocitopenia ( tendenza all'emorragia con o senza petecchie ). I pazienti devono essere informati della necessità di interrompere il trattamento e di consultare immediatamente il medico per l'adozione di terapie protettive nel caso si manifestasse uno dei suddetti sintomi oppure si verificasse un peggioramento delle condizioni generali o la persistenza di febbre. Dati i rischi associati con il Metamizolo, il farmaco andrebbe utilizzato solo dopo avere valutato la possibilità di ricorrere ad alternative terapeutiche. I pazienti che abbiano già manifestato una reazione da ipersensibilità al Metamizolo non dovranno più assumere Metamizolo o altri farmaci pirazolonici.

Interazioni

In caso di somministrazione contemporanea di Ciclosporina e di Metamizolo si può verificare riduzione dei livelli plasmatici della Ciclosporina; è necessario pertanto provvedere a regolari controlli della ciclosporinemia. Come con altri analgesici durante il trattamento con Novalgina si raccomanda di evitare l'assunzione di alcol, poiché non si può escludere interazione fra le sostanze.

Gravidanza e allattamento

In gravidanza presunta od accertata ( particolarmente nel primo trimestre e nelle ultime 6 settimane ) la Novalgina va somministrata in caso di assoluta necessità e sotto il diretto controllo medico. A dosi terapeutiche i pirazolonici passano nel latte materno.

Sovradosaggio

Si può ottenere l'eliminazione del farmaco ingerito mediante vomito provocato ( se il paziente non è in stato di incoscienza ) e lavanda gastrica. Il farmaco già assorbito può essere eliminato con diuresi forzata e con dialisi. Cuore, circolo e respiro vanno tenuti sotto costante controllo in modo da adottare, se necessario, l'adeguata terapia farmacologica o la respirazione artificiale. Se necessario si possono somministrare simpaticomimetici a piccole dosi. ( Xagena_2009 )



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