Farmaci sperimentali per l’obesità: Merck & Co ha interrotto lo sviluppo di Taranabant


6 Ottobre 2008 - Merck ha comunicato che non presenterà la domanda di autorizzazione alla commercializzazione per Taranabant, un farmaco sperimentale per il trattamento dell’obesità, ed ha abbandonato il corrispondente programma di sviluppo di fase clinica III.

I dati disponibili di fase III hanno mostrato che sia l’efficacia che gli eventi avversi erano dose-correlati con maggiore efficacia e più alta incidenza di eventi avversi ai dosaggi più alti.

Pfizer ha in sviluppo avanzato un altro antagonista del recettore CB1.

Il mercato dell’obesità rappresenta un settore in forte crescita.

Attualmente negli Stati Uniti, sono stati approvati solo due farmaci per il trattamento dell’obesità, Meridia ( Sibutramina ) di Abbott Laboratories e Xenical ( Orlistat ) di Roche, ma le loro vendite sono modeste a causa degli effetti indesiderati e della limitata efficacia.

In Europa, i farmaci anti-obesità approvati sono tre: Reductil ( Sibutramina ), Xenical ( Orlistat ) e Acomplia ( Rimonabant ).

Le previsioni di vendita per Taranabant erano modeste, con 159 milioni di dollari nel 2011. Poca cosa rispetto ai 24.2 miliardi dollari di fatturato di Merck nel 2007.

Merck & Co avrebbe potuto interrompere lo sviluppo di Taranabant già nel 2007, subito dopo il voto contrario del Panel di Esperti dell’FDA riguardo a Rimonabant, un altro antagonista del recettore CB1.

Uno studio ha mostrato che Taranabant è in grado di ridurre dopo 1 anno di trattamento, il peso corporeo di 6,6 kg contro i 2,6 kg del placebo.
Tuttavia, il 28.4% dei pazienti che aveva assunto Taranabant è andato incontro ad eventi psichiatrici, contro il 20.3% del gruppo placebo.