Antipsicotici: Eli Lilly accusata di aver nascosto i rischi associati a Zyprexa
31 Marzo 2008 - Un avvocato della Stato dell’Alaska negli Stati Uniti ha accusato la società farmaceutica Eli Lilly di aver nascosto i rischi associati all’assunzione del proprio antipsicotico Zyprexa ( Olanzapina ), un farmaco che trova impiego nella schizofrenia.
Eli Lilly sarebbe stata a conoscenza, fin dall’introduzione del farmaco nel 1996, che Zyprexa poteva provocare l’insorgenza di diabete, ma la società farmaceutica non avrebbe comunicato questo grave evento avverso.
Lo Stato dell’Alaska ha chiesto ad Eli Lilly di pagare tutte le spese mediche che i pazienti partecipanti al programma Medicaid, hanno dovuto sostenere a causa del diabete o di altre malattie correlate all’assunzione di Zyprexa.
Il caso Alaska è seguito con grande interesse dagli altri Stati e dai procuratori federali, perché una condanna di Eli Lilly potrebbe aprile un contenzioso contro la società con sede ad Indianapolis nell’Indiana.
Eli Lilly ha ribattuto di non aver commesso nessun illecito nella vendita del farmaco antipsicotico Zyprexa.
Zyprexa è uno dei farmaci più venduti al mondo con vendite nel 2007 pari a 4.8 miliardi di dollari, di cui quasi la metà negli Stati Uniti.
Zyprexa è accusato di causare aumento di peso e diabete.
Eli Lilly ha già affrontato quasi 30.000 cause contro pazienti che l’hanno accusata di avere sviluppato diabete o altre malattie, ed ha già speso 1.2 miliardi di dollari.
Contro Eli Lilly esistono memorandum ed e-mail, in cui i dirigenti della società farmaceutica già nei primi mesi del 1999, manifestavano preoccupazione sulle ricadute sulle vendite di Zyprexa, qualora i medici fossero venuti a conoscenza che il farmaco poteva causare diabete.
Nonostante questo, Eli Lilly ha continuato a chiedere ai propri informatori di sminuire i rischi di aumento di peso e di diabete.
Solo nel 2007, l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha imposto il cambiamento della scheda tecnica di Zyprexa, sottolineando che l’Olanzapina è associata ad un maggior rischio di iperglicemia rispetto agli altri antipsicotici.
Fonte: The New York Times, 2008