Arcoxia e Prexige, due inibitori COX-2, potrebbero aumentare il rischio cardiovascolare
7 Febbraio 2005
Arcoxia ( Etoricoxib ) di Merck e Prexige ( Lumiracoxib ) di Novartis, non ancora approvati negli Usa, sono stati inseriti dall’FDA ( Food and Drug Administration ), l’Agenzia Usa per il Controllo dei Farmaci, nella lista dei farmaci antinfiammatori che possono aumentare il rischio cardiovascolare.
Un Advisory Meeting che sarà tenuto il 16-18 febbraio dovrà esprimere un parere sulla sicurezza degli antinfiammatori COX-2.
La notizia è stata data dal Financial Times nella sua edizione online del 5 febbraio.
Riporta il giornale, che un’analisi dell’FDA, preparata per l’Advisory Meeting, ha evidenziato che Arcoxia è “worse” ( peggiore ) rispetto agli altri inibitori cox-2 in una serie di test.
Arcoxia non è approvato negli Stati Uniti, ma è stato autorizzato in altri Paesi, tra cui l’Italia.
Riguardo a Prexige, l’analisi dell’FDA sottolinea come i due studi TARGET non abbiano chiarito la sicurezza cardiovascolare del Lumiracoxib.
Uno studio ha mostrato che Lumiracoxib è associato ad un rischio cardiovascolare superiore al Naprossene, mentre l’altro non ha mostrato alcun aumento di rischio rispetto all’Ibuprofene.
Fonte: Financial Times, 2005
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