Le rivelazioni del Wall Street Journal, un altro colpo alla credibilità di Merck & Co


Merck & Co conosceva da molto tempo la pericolosità del Vioxx, ma ha atteso solo il 30 settembre 2004 per ritirarlo dal commercio.

A dirlo un articolo pubblicato sul Wall Street Journal ( WSJ ) il primo di novembre.

Questa affermazione potrebbe aggravare la posizione della società farmaceutica quando sarà costretta ad affrontare le cause legali.

Secondo alcuni analisti il caso Vioxx potrebbe costare a Merck una cifra oscillante tra i 10 ed i 15 miliardi di dollari.

Merck ha sempre sostenuto di essersi accorta dei gravi effetti indesiderati del Vioxx solo nel corso dello studio clinico APPROVe, e di averlo ritirato in via precauzionale .

Già nel marzo 2000 Edward Scolnick, responsabile allora della ricerca, scriveva in un'e-mail che "…gli effetti indesiderati cardiovascolari del Vioxx sono evidenti…".

Altre e-mail di dirigenti Merck avrebbero confermato la pericolosità del farmaco.

Nonostante questo, Merck & Co ha preso la decisione di difendere a tutti i costi il farmaco.

Il Sole 24 Ore del 2 novembre riporta che Merck & Co giunse persino a "…minacciare un professore universitario di Stanford e a querelare un farmacologo spagnolo…".

Merck & Co ha minimizzato i gravi effetti indesiderati del Vioxx nel materiale informativo rivolto ai medici, a tal punto che nel 2001 l'FDA intervenne con un richiamo scritto.

Merck, dopo il ritiro del Vioxx, è convinta di recuperare il fatturato perduto con l'altro antinfiammatorio , Arcoxia, che ha lo stesso meccanismo d'azione del Vioxx.

Arcoxia è stato approvato in Europa, ma non negli Stati Uniti.
Recentemente l'FDA ha rinviato l'approvazione, chiedendo a Merck ulteriori dati di sicurezza.

XagenaHeadlines2004