La giuria non ha raggiunto il verdetto nel primo processo federale contro Merck


13 Dicembre 2005

Il mancato raggiungimento del verdetto nel primo processo federale contro Merck per il caso Vioxx è, secondo molti analisti, un duro colpo per la società con sede a Whitehouse Station.

Il caso Richard Irvin, un uomo di 53 anni che stava assumendo l’antinfiammatorio Vioxx ( Rofecoxib ) da un mese e deceduto per infarto miocardico, era per Merck un caso semplice.

Merck ha sempre sostenuto che il rischio di morte con l’assunzione del Vioxx aumentava considerevolmente solo dopo 18 mesi di assunzione continua del farmaco.

La tesi di Merck è stata contraddetta dal cardiologo Eric Topol della Cleveland Clinic che ha, invece, dichiarato che Vioxx poteva causare la morte in qualsiasi momento.

Quando il processo si rifarà, la nuova giuria sarà anche a conoscenza dell’omissione di dati nello studio VIGOR, pubblicato sul The New England Journal of Medicine nel 2000.

Gli Autori dello studio VIGOR conclusero affermando che il Naprossene aveva un effetto Aspirina-simile, in grado pertanto di ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari.
In realtà la corretta interpretazione dei dati dello studio sarebbe stata: il Naprossene non riduceva gli eventi cardiovascolari, mentre il Vioxx li aumentava.

XageneFinanza_2005