Isoptin nel trattamento dell'ipertensione arteriosa, angina pectoris, aritmie


Il Verapamil cloridrato è un farmaco calcioantagonista non-diidropiridinico ed è riconosciuto anche come antiaritmico di classe IV.
Il Verapamil trova indicazione nel trattamento dell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza coronarica acuta e cronica, nel trattamento dei postumi dell'infarto miocardico e in caso di tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione atriale, extrasistole e in caso di angina pectoris.

Posologia e modo di somministrazione - Per il trattamento dell'ipertensione arteriosa il Verapamil viene somministrato per via orale con una posologia di 240-480 mg al giorno, in 2-3 dosi separate; la formulazione di Verapamil a rilascio modificato segue una posologia di 240 mg al giorno, con iniziale somministrazione di 120 mg, la dose di Verapamil può essere aumentata fino a 480 mg al giorno. Se si somministrano dosi superiori a 240 mg al giorno è consigliabile suddividere l’assunzione in due momenti.
Le aritmie sopraventricolari vengono trattate con Verapamil, per via orale con una posologia di 40-120 mg, 3 volte al giorno; per iniezione endovenosa lenta, in più di 2 minuti ( 3 minuti per gli anziani ), alla dose di 5-10 mg, in questi casi è preferibile un controllo mediante ECG; in caso di tachicardia parossistica, se necessario, dopo 5-10 minuti dalla prima iniezione, si somministrano ulteriori 5 mg di Verapamil.
Per il trattamento dell'angina, si somministra Verapamil per via orale alla dose di 80-120 mg, 3 volte al giorno, mentre nella formulazione a rilascio modificato, 240 mg 2 volte al giorno che può essere ridotta a 1 sola volta.
A seguito di infarto miocardico, quando il trattamento con beta-bloccanti risulta inadeguato, si somministra Verapamil in formulazione a rilascio modificato alla dose di 360 mg al giorno in dosi frazionate, 240 mg al mattino e 120 mg la sera o 120 mg 3 volte al giorno, trattamento che deve iniziare almeno una settimana dopo l'infarto.

Effetti indesiderati - L' effetto indesiderato più comune che si può osservare nel corso di trattamento con Verapamil è la stitichezza; meno spesso possiamo osservare la comparsa di nausea, vomito, vertigini, vampate, mal di testa, astenia ed edema; raramente Verapamil può provocare reazioni allergiche che si manifestano con eritema, prurito, orticaria, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson; raramente e dopo trattamento di lunga durata è possibile il verificarsi di iperplasia gengivale.
Quando il Verapamil viene somministrato in alte dosi e per via endovenosa può determinare ipotensione, scompenso cardiaco, bradicardia e blocco atrio-ventricolare.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Verapamil è controindicato in caso di shock cardiogeno, marcata ipotensione, bradicardia, malattia del nodo del seno, blocco seno-atriale, in pazienti con scompenso cardiaco, con funzione ridotta del ventricolo sinistro e in caso di porfiria.
Cautela deve essere prestata all'uso di Verapamil nei pazienti con insufficienza epatica in cui è consigliabile ridurre la dose per via orale; inoltre la somministrazione di Verapamil per via parenterale va evitata in pazienti trattati precedentemente con un betabloccante per evitare il rischio di condizioni di ipotensione e asistolia. E’ da evitare l'uso di succo di pompelmo al fine di non alterare il metabolismo di Verapamil.
Il Verapamil è controindicato in donne in gravidanza, poiché può determinare una riduzione dell'apporto ematico all'utero con conseguente ipossia fetale, e durante il periodo dell'allattamento.

Interazioni - Il Verapamil interagisce con : 1) Acido Acetilsalicilico, anticoagulanti orali e antinfiammatori non-steroidei ( aumento del rischio di emorragie ); 2) anestetici generali ( depressione dell'attività cardiaca per effetto additivo con il Verapamil ); 3) Calcio ( aumento della pressione arteriosa ); 4) Carbamazepina ( aumento del rischio di tossicità da Carbamazepina che si manifesta con cefalea, vomito, convulsioni ); 5) Claritromicina ( aumento della concentrazione plasmatica di Verapamil e del rischio di ipotensione ) ; 6) Simvastatina ( aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi per inibizione del metabolismo della Simvastatina ); 7) beta-bloccanti ( ipotensione, azione additiva con il Verapamil ); 8) Rifampicina, Rifabutina ( riduzione dell'efficacia del Verapamil per induzione del suo metabolismo ); 9) Chinidina ( effetto additivo che si manifesta con: ipotensione, antagonismo dell'effetto sulla conduzione atrio-ventricolare del Verapamil e aumento del rischio di tossicità da Chinidina con aritmia ventricolare, ipotensione, scompenso cardiaco a causa dell' inibizione del metabolismo della Chinidina ); 10) Litio ( bradicardia e neurotossicità che si manifesta con tremori, nausea, vomito e diarrea ).(Xagena_2009)

Nomi commerciali - Cardinorm, Isoptin, Kata, Verapamil, Veraptin

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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