Tumore del polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata: dubbi sull’efficacia di Gefitinib


I dati dello studio IPASS ( IRESSA Pan-Asia Study ) hanno mostrato che i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in fase avanzata e con mutazioni attivanti la tirosin chinasi di EGFR ( EGFR-TK ) presentano un lieve miglioramento, non-statisticamente significativo, della sopravvivenza generale quando trattati con Gefitinib ( Iressa ), rispetto ai pazienti che non presentano queste mutazioni.

Lo studio IPASS è uno studio randomizzato a gruppi paralleli che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Gefinitib nei confronti di un regime chemioterapico a base di Carboplatino e Paclitaxel, come trattamento di prima linea in una popolazione asiatica selezionata.

Gefitinib è un inibitore dell’attività di EGFR-TK, un enzima che regola il pathway di segnale coinvolto nella crescita delle cellule tumorali.

I pazienti che hanno ricevuto Gefitinib hanno presentato una sopravvivenza generale di 18.8 mesi, contro i 17.4 della sola chemioterapia.
La differenza tra i due gruppi di trattamento non è risultata statisticamente significativa.

La mutazione nel gene codificante per EGFR sarebbe presente nel 10-15% dei tumori del polmone non-a-piccole cellule in Europa e nel 30-40% in Asia.

Fonte: European Society for Medical Oncology ( ESMO ) - Meeting, 2010

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