Efficacia di Erenumab, un anticorpo monoclonale anti-CGRP, nell'emicrania
L’emicrania è una forma di cefalea che colpisce il 12% degli adulti, il 3% in forma cronica: 15 attacchi al mese.
Uno studio clinico, presentato al III Congresso della European Academy of Neurology, condotto su pazienti adulti tra i 18 ei 65 anni con emicrania cronica ( 18 giorni al mese di attacchi ), ha indicato che Erenumab, un anticorpo anti-CGRP, rispetto al placebo, dimezza la frequenza degli attacchi e in media li riduce di 6.6 giorni al mese.
CGRP ( peptide correlato al gene della calcitonina ) è una piccola catena di 37 aminoacidi ad azione vasodilatatrice, che è stato individuato nei primi anni 80 all’università di San Diego.
CGRP viene liberato in eccesso quando insorge l'emicrania, e che i suoi livelli plasmatici aumentano in concomitanza di un attacco, e ritornano a concentrazioni normali quando l’attacco si risolve.
Erenumab agisce neutralizzando CGRP, in particolare occupando in modo selettivo i suoi recettori sul trigemino, e quindi impedendo al peptide di provocare dolore.
Ci sono attualmente 4 molecole anti-CGRP in studio. Erenumab è l’unico che neutralizza CGRP occupandone il recettore, gli altri tre ( Eptinezumab, Galcanezumab e Fremanezumab ) non bloccano il recettore ma lo stesso peptide, con effetti sostanzialmente uguali.
Il 75% dei soggetti con emicrania cronica trattati con anticorpi anti-CGRP ha ridotto del 50% il numero di attacchi, il 45% li ha ridotti del 75%. ( Xagena_2017 )
Fonte: European Academy of Neurology ( EAN ), 2017
Xagena_Medicina_2017