Linfoma follicolare: Obinutuzumab come prima linea per i pazienti a rischio intermedio e alto


L'AIFA ha approvato l'indicazione in prima linea di Obinutuzumab ( Gazyvaro ) in associazione a chemioterapia seguito da Obinutuzumab come mantenimento per il trattamento del linfoma follicolare avanzato non-pretrattato.
Il farmaco è rimborsabile per i pazienti a rischio intermedio e alto, secondo l'indice FLIPI ( Follicular Lymphoma International Prognostic Index ).

Il 64% dei pazienti con linfoma follicolare sono considerati a maggior rischio di incorrere in una progressione della malattia o di morire entro 5 anni dalla diagnosi rispetto ai restanti pazienti a rischio basso.

La nuova indicazione di Obinutuzumab è basata sui risultati dello studio GALLIUM.
Lo studio ha dimostrato come il trattamento con Obinutuzumab più chemioterapia seguito da Obinutuzumab in mantenimento sia in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto allo standard di terapia ( Rituximab [ MabThera ] più chemioterapia seguito da Rituximab in mantenimento ), con una riduzione del rischio di progressione di malattia o di morte del 34%.
I risultati degli endpoint secondari e delle analisi esploratorie condotte sui pazienti arruolati hanno confermato il valore del risultato primario. In modo particolare l’associazione di Obinutuzumab è stata in grado di ridurre del 46% il rischio relativo di una progressione precoce rispetto a Rituximab ( POD24 ).
Inoltre i pazienti trattati con Obinutuzumab hanno presentato una riduzione del 32% del rischio di incorrere in un secondo trattamento antineoplastico ( TTNT).

Il linfoma follicolare è la forma più comune tra i linfomi indolenti e rappresenta circa il 30% di tutti i linfomi non-Hodgkin.
Ad oggi è considerato una malattia incurabile, con un andamento recidivante-remittente, con riduzione del tempo libero da malattia a ogni successiva ricaduta e con il rischio di sviluppare una trasformazione della malattia da linfoma indolente a una forma di linfoma più aggressiva. ( Xagena_2019 )

Fonte. Roche, 2019

Xagena_Medicina_2019