I pazienti con impianto di stent a rilascio di farmaci che interrompono l’assunzione di Plavix presentano un maggior rischio di eventi cardiovascolari e di mortalità
I pazienti cardiopatici ai quali è stato impiantato uno stent a eluizione di farmaco presentano un più alto rischio di morte improvvisa, rispetto a quelli nei quali sono stati impiantati stent di metallo nudo, nel caso in cui interrompana l’assunzione di farmaci antiaggreganti piastrinici.
Queste le conclusioni di uno studio che ha arruolato 746 pazienti ai quali sono stati impiantati 1113 stent.
L’incidenza di morte o di infarto miocardico per i pazienti che hanno sospeso l’assunzione dell’antiaggregante Clopidogrel ( Plavix ) da 7 a 18 mesi dopo intervento di angioplastica è stata del 4.9% contro 1.39% per i pazienti con stent di metallo nudo.
< br> Gli stent a rilascio di farmaci rappresentano l’80-90% di tutti gli impianti e sono efficaci nel ridurre l’incidenza di ristenosi. Tuttavia, rallentano la crescita anche del tessuto normale attorno alle arterie, favorendo la formazione di trombi.
Secondo John Kao dell’University of Illinois di Chicago, i pazienti nei quali vengono impiantati gli stent medicati dovrebbero assumere Clopidogrel per almeno 1 anno. ( Xagena_2006 )
Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2006