Tarceva: rischio di perforazioni gastrointestinali con l’anticorpo monoclonale
Tarceva ( Erlotinib ) trova indicazione nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico dopo il fallimento di almeno un precedente regime chemioterapico.
In associazione con Gemcitabina, Tarceva è indicato anche nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma pancreatico metastatico.
A seguito di una valutazione delle segnalazioni relative a disturbi gastrointestinali, a tossicità cutanea e a disturbi oculari, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano ( CHMP ) dell’EMEA ( European Medicines Agency ) ha approvato l’aggiornamento del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del foglio illustrativo di Tarceva in maniera da includere nuove importanti informazioni di sicurezza.
In particolare, si è osservato che i pazienti che assumono Tarceva presentano un rischio più elevato di sviluppare perforazioni gastrointestinali, soprattutto se assumono insieme a Tarceva agenti antiangiogenici, corticosteroidi, farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) e/o chemioterapia a base di taxani, o se risultano positivi all’anamnesi per ulcera peptica o malattia diverticolare; in caso di perforazione gastrointestinale, il trattamento con Tarceva deve essere sospeso in maniera definitiva. Inoltre, il trattamento con Tarceva deve essere interrotto o sospeso se il paziente sviluppa gravi disturbi cutanei di tipo bolloso, vescicolare o esfoliativo, o qualora i pazienti dovessero presentare disturbi oculari acuti o in peggioramento, come dolore oculare. ( Xagena_2009 )
Fonte: AIFA, 2009