Omeopatia, critiche dagli Usa

Francis Slakey dell'American Physical Society ha dichiarato che i medicinali omeopatici sono "pillole di zucchero".
L'omeopatia si pone l'obiettivo di recuperare l'equilibrio tra gli umori del corpo. Se una sostanza è in grado di provocare una malattia, somministrata in piccole quantità può provocare una risposta dell'organismo tale da debellare la malattia stessa.
Secondo il principio di Hahneman i medicinali omeopatici vengono preparati con una serie di diluizioni del principio attivo.
Il numero di diluizioni è così elevato che nel medicinale omeopatico non è più possibile individuare con metodiche chimiche il principio attivo.
Samuel Hahneman rispondeva agli scettici affermando che il metodo di diluizione conferiva al solvente "un'essenza spirituale non percettibile attraverso i sensi".
Alla fine degli anni 80 sulla prestigiosa rivista Nature comparve uno studio che provava che l'acqua venuta a contatto con una sostanza ne conservava "la memoria" . Era la prova che convalidava le diluizioni omeopatiche, anche se il principio attivo non era individuabile chimicamente.
Una successiva indagine promossa dalla rivista Nature giunse alla conclusione che l'esperimento compiuto dai ricercatori francesi non sempre era riproducibile, mettendo in dubbio l'asserzione che l'acqua conservi il ricordo delle sostanze con cui era venuta in contatto.
(Xagena 2000)
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