Colelitiasi: colecistectomia laparascopica o Acido Ursodesossicolico ?


La colelitiasi è la presenza di calcoli biliari nella colecisti. La formazione di calcoli di colesterolo avviene per saturazione del colesterolo nella bile oppure per un aumento della nucleazione dei cristalli di colesterolo.

La calcolosi biliare colpisce soprattutto il genere femminile. L'incidenza della malattia aumenta nei soggetti obesi , in coloro che si nutrono di diete iperproteiche e con l'avanzare dell'età.

La maggior parte dei pazienti affetti da colelitiasi rimane asintomatica per tutta la vita.
In alcuni soggetti i calcoli che passano attraverso il dotto biliare possono creare un'ostruzione, che può essere transitoria ( dolore colico ) o persistente ( colestitite ).
Il dolore colico è progressivo e dopo aver raggiunto un massimo , gradualmente regredisce. Il dolore può avere una durata di 1-4 ore.
Spesso è accompagnato da nausea e vomito.
Il dolore interessa il quadrante superiore destro dell'addome e può irradiarsi alla parte inferiore della scapola destra.

La diagnosi di colelitiasi viene eseguita mediante ecografia.

Negli anni '80 per frantumare i calcoli si ricorreva spesso alla litotripsia extracorporea con onda d'urto , ma in seguito si è scoperto che la sua applicabilità era limitata a calcoli di piccole dimensioni.
Negli anni '90 ha preso piede la colecistectomia laparoscopica , che consiste nell'inserimento nella cavità addominale di strumenti chirurgici e di una videocamera mediante dei piccoli fori. La scarsa invasività della metodica ha reso poco utilizzata la colecistectomia a cielo aperto.

Recentemente sulla rivista Gastroenterology sono comparsi due studi, che evidenziano un aumento del rischio di alcuni tumori nei pazienti sottoposti ad asportazione della colecisti.
Infatti la degradazione batterica della bile, riversata nel lume intestinale in modo continuo , potrebbe produrre effetti dannosi a livello della mucosa intestinale.
Inoltre il reflusso duodeno-gastrico potrebbe causare danni esofagei.

La terapia medica della colelitiasi è incentrata sull'assunzione dell' Acido Ursodesossicolico ( UDCA , Ursacol ).
La terapia a base di UDCA presenta un'efficacia del 25-50% a 2 anni. L'UDCA è un acido biliare presente in modo fisiologico nella bile umana. L'UDCA è in grado di aumentare la capacità solubilizzante della bile nei confronti del colesterolo , trasformando la bile iatrogena in bile non iatrogena.
L'UDCA non deve essere assunto in gravidanza , in presenza di ulcera gastrica e duodenale in fase attiva , ed in associazione a farmaci che aumentano l'eliminazione biliare del colesterolo ( estrogeni , contraccettivi ormonali , alcuni ipolipemizzanti ). Nella maggior parte dei casi la posologia giornaliera di Acido Ursodesossicolico risulta compresa tra i 300 ed i 600 mg al giorno (dopo o durante i pasti ) , pari in media a 5-10 mg/kg.
Per sciogliere i calcoli già presenti la durata del trattamento deve essere di almeno 4-6 mesi, fino anche a 12 mesi o più, ininterrottamente. La terapia deve essere proseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica o ecografica dei calcoli.
Il trattamento non deve superare i 2 anni. ( Xagena_2002 )