Zometa non migliora la sopravvivenza libera da malattia nel cancro alla mammella


L’Acido Zoledronico ( Zometa ), associato a chemioterapia adiuvante, non aumenta la sopravvivenza libera da malattia nelle pazienti con tumore alla mammella in fase precoce.

Queste le conclusioni dello studio AZURE, che ha arruolato 3.360 pazienti con carcinoma della mammella di stadio II/III.
Le pazienti sono state assegnate in modo random a ricevere per 5 anni la terapia standard da sola o in combinazione con Acido Zoledronico.

Dallo studio è emerso che la sopravvivenza libera da malattia, la sopravvivenza globale, e il tasso di recidiva non differivano tra le pazienti che avevano ricevuto la terapia con Acido Zoledronico e quelle in cui il bifosfonato non era stato somministrato.

Un'analisi per sottogruppi ha mostrato che il trattamento con Zoledronato ha aumentato la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza globale nelle pazienti che erano in menopausa da lungo periodo, ma non in quelle in stato premenopausale.
Le pazienti da diversi anni in menopausa nel gruppo Acido Zoledronico hanno presentato un beneficio del 29% riguardo alla sopravvivenza generale.

Tra le pazienti trattate con Acido Zoledronico sono stati osservati 17 casi confermati di osteonecrosi della mascella.

I risultati dello studio AZURE differiscono da quelli ottenuti in uno studio precedente, ABCSG-12, che aveva mostrato che la terapia adiuvante con Acido Zoledronico aveva migliorato del 32% la sopravvivenza libera da malattia.

Fonte: San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ), 2010

XagenaHeadlines2010