Nefropatia cronica: abbassare la pressione può non essere giustificato
La riduzione della pressione sanguigna ai livelli target nei pazienti con nefropatia cronica può non essere di benefico. Questo dato è in contrasto con le indicazioni delle attuali lineeguida.
Ricercatori della Vanderbilt University a Nashville negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione di studi clinici controllati e studi osservazionali.
Le attuali lineeguida raccomandano un obiettivo pressorio inferiore a 130/80 mmHg nei pazienti con malattia renale cronica e proteinuria ( maggiore o uguale a 1 g/24 ore ).
Queste raccomandazioni si basano sui risultati di grandi studi clinici, tra cui MDRD ( Modification od Diet in Renal Disease ).
Lo studio MDRD aveva mostrato un significativo beneficio della bassa pressione arteriosa media ( inferiore o uguale a 92 mmHg ) tra i pazienti con nefropatia cronica e proteinuria, rispetto a un obiettivo di pressione arteriosa media inferiore a 107 mmHg.
Secondo i Ricercatori della Vanderbilt University l’attuale studio presenta limitazioni: ampio range di pressione sanguigna sistolica, impiego di inibitori del sistema renina-angiotensina.
Fonte: Journal of American Society of Nephrology, 2010
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