RoActemra associato a grave danno epatico


L’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) ha informato che nei pazienti trattati con RoActemra ( Tocilizumab ) sono stati osservati episodi di grave danno farmaco-indotto a livello epatico, tra cui: insufficienza epatica acuta, epatite e ittero che in alcuni casi hanno richiesto un trapianto di fegato.
La frequenza dell’epatotossicità grave è considerata rara.

E' necessario avvisare i pazienti di rivolgersi subito a un medico qualora manifestino segni e sintomi di danno epatico.

Nei pazienti con indicazioni reumatologiche, i livelli di alanina aminotransferasi ( ALT ) e aspartato aminotransferasi ( AST ) devono essere monitorati ogni 4-8 settimane per i primi 6 mesi di trattamento e, successivamente, ogni 12 settimane.

È necessario prestare cautela nel momento in cui si valuta l’inizio del trattamento nei pazienti con livelli di ALT o AST superiore a 1.5 volte l’ULN ( limite superiore della norma ).
Il trattamento non è raccomandato nei pazienti con i livelli di ALT o AST superiore a 5 volte l’ULN.

Nel caso in cui vengano identificate anomalie nei livelli degli enzimi epatici, potrebbero rendersi necessarie modifiche della dose di Tocilizumab ( riduzione della dose, sospensione o interruzione della terapia ). ( Xagena_2019 )

Fonte: AIFA, 2019

Xagena_Medicina_2019