Dubbi sull'efficacia della chemioterapia ad alta dose associata a trapianto di cellule staminali nelle donne con carcinoma mammario
Due studi pubblicati sul The New England Journal Medicine hanno probabilmente messo la parola fine alla applicazione della chemioterapia ad alta dose nelle donne con tumore della mammella.
Questo approccio terapeutico , che aveva incontrato negli anni '90 ampi consensi tra gli oncologi, si è rivelato non così efficace come previsto.
Il trattamento è particolarmente tossico e può esso stesso provocare la morte del paziente .
La chemioterapia ad alta dose si fonda sulla somministrazione di farmaci antitumorali a dosi massicce con l'obiettivo di distruggere il numero maggiore di cellule tumorali.
Negli ultimi anni veniva associato un trapianto di cellule staminali per sostituire le cellule del midollo osseo distrutte dai chemioterapici.
Nel primo studio clinico , su 511 donne trattate con chemioterapia ad alta dose , 9 sono morte a causa del trattamento e 9 hanno sviluppato leucemia o una sindrome mielodisplastica.
Nell'altro studio clinico che ha coinvolto 885 donne con tumore della mammella e metastasi disseminate ai linfonodi, la sopravvivenza a 5 anni era solo marginalmente migliore nelle donne che avevano ricevuto la chemioterapia ad alta dose rispetto a coloro che erano state sottoposte ai normali cicli chemioterapici. ( Xagena_2003 )
Fonte: The New England Journal of Medicine 2003
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