Dal rapporto UNAIDS maggiore responsabilizzazione per gli uomini.

Il rapporto UNAIDS (Joint United Nations Programme on HIV/AIDS), sulla Campagna mondiale contro l'AIDS dell'anno 2000, sfida il pericoloso concetto corrente di mascolinità e sostiene che il cambiamento delle più comuni abitudini e comportamenti, compreso quello col quale gli uomini adulti guardano al rischio e alla sessualità come a una sfida e quello col quale i ragazzi sono abituati a diventare uomini, deve essere parte dello sforzo per ridurre al massimo la diffusione dell'AIDS.
Generalmente, ci si aspetta che gli uomini siano fisicamente forti, emotivamente temprati, che osino e siano virili, dice il rapporto UNAIDS. Alcune di queste aspettative si sono tradotte in atteggiamenti e comportamenti che minacciano la salute e il benessere degli uomini e dei loro partner con la comparsa dell'AIDS. Altri atteggiamenti e comportamenti, al contrario, rappresentano potenziali di valore che possono essere utilizzati nei programmi di lotta all'AIDS.
In tutto il mondo gli uomini tendono ad avere più partner sessuali rispetto alle donne, compresi partner extra-coniugali, cosa questa che aumenta il rischio loro e del partner fisso di contrarre l'HIV, rischio alimentato anche dalla segretezza, dalla stigmatizzazione e dalla vergogna che circondano l'infezione da HIV. E' per questo motivo che uomini e donne nascondono di essere stati infettati. Focalizzare la Campagna informativa sugli uomini significa, altresì, tener conto del fatto che gli uomini hanno spesso in minor considerazione, rispetto alle donne, la cura della propria salute.
(Xagena 2000)
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