Un basso dosaggio di progestinico potrebbe ridurre le recidive di tumore alla mammella
Alte dosi di progestinico nella terapia ormonale sostitutiva potrebbero essere associate a recidive di tumore alla mammella.
Nel 2002 lo studio Women’s Health Initiative ( WHI ) aveva mostrato che la terapia ormonale sostitutiva ( HRT ) poteva aumentare il rischio di infarto miocardico, di ictus e di tumore alla mammella.
I risultati dello studio WHI provocarono forti restrizioni nell’impiego della terapia ormonale sostitutiva.
Alcuni anni prima, nel 1997, in Svezia presero avvio due studi clinici, lo studio HABITS e lo studio Stockholm, il cui obiettivo era quello di verificare l’effetto della terapia ormonale nelle donne in menopausa a cui era stato diagnosticato un carcinoma mammario.
I due studi differivano solo per il dosaggio di progestinico e per il timing.
Lo studio HABITS è stato interrotto prima del tempo per l’aumentata incidenza ( 3,3 volte superiore ) di recidive di tumore alla mammella tra le donne che assumevano la terapia sostitutiva.
I risultati dello studio Stockholm sono invece positivi.
Dopo una media di 4,1 anni di follow-up non è stata trovata alcuna associazione tra impiego della terapia ormonale ed il rischio di recidive di tumore alla mammella.
Secondo gli Autori, l’impiego di un regime ormonale a basso dosaggio di progestinico potrebbe ridurre l’incidenza di recidive di tumore alla mammella.
Fonte: Journal of National Cancer Institute, 2005
Xagena_2005