Pazienti con bassi livelli di colesterolo LDL, ma alti livelli di hs-CRP: la Rosuvastatina riduce il rischio cardiovascolare
Lo studio JUPITER ha mostrato che la Rosuvastatina ( Crestor ) riduce l’incidenza di mortalità, infarto miocardico e ictus nei pazienti con bassi-normali livelli di colesterolo LDL e alti livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ).
Lo studio JUPITER, che aveva arruolato 17.802 soggetti, è stato interrotto prima della sua naturale conclusione dal Data and Safety Monitoring Board, perché i benefici della Rosuvastatina erano così pronunciati da rendere non etico la somministrazione del placebo.
La Rosuvastatina 20 mg/die ha ridotto il rischio di infarto miocardico del 54%, ictus del 48% e necessità di rivascolarizzazione del 46%, rispetto al placebo.
Inoltre la Rosuvastatina ha ridotto del 20% la mortalità per qualsiasi causa.
Su 8.901 soggetti nel gruppo Rosuvastatina sono stati osservati 83 casi ( 0.9% ) di infarto miocardico, ictus o morte per cause cardiache, contro i 157 casi ( 1.8% ) tra gli 8.901 soggetti trattati con placebo. Il numero ( NNT number needed to treat ) di persone necessario da trattare per prevenire un evento è stato di 120 per 1.9 anni.
Fonte: American Heart Association - Meeting, 2008
XagenaHeadlines2008