AIDS: uomini più a rischio. AIDS: uomini più a rischio.

Secondo il rapporto dell'UNAIDS (Joint United Nations Programme on HIV/AIDS) sulla Campagna mondiale contro l'AIDS dell'anno 2000, una serie di circostanze pone gli uomini particolarmente a rischio nel contrarre l'infezione da HIV. Gli uomini che emigrano per lavoro e vivono lontani dalle loro famiglie, possono ricorrere al sesso a pagamento e all'uso di sostanze stupefacenti o alcool, per lenire lo stress e la solitudine di vivere lontani da casa; inoltre, in ambienti esclusivamente maschili, come quello militare, probabilmente molto influenzati da una cultura che rafforza l'ideale del rischio, come avviene nelle carceri, anche gli uomini che normalmente preferiscono le donne come partner sessuali, possono accettare di fare sesso con altri uomini.
La violenza maschile, inoltre, porta alla diffusione dall'HIV, attraverso le guerre e le migrazioni che ne conseguono, nonché attraverso la violenza sessuale. Milioni di uomini, ogni anno, infliggono violenze sessuali a donne e ragazze, a volte nell'ambito della famiglia stessa e della propria casa. In tutto il mondo, dice un recente rapporto, almeno una donna su tre è stata picchiata, costretta a fare sesso o sottoposta ad altre forme di abuso, nel corso della sua vita.
Nello stesso tempo, va considerato sia il ruolo dei comportamenti maschili che contribuiscono all'espandersi dell'epidemia, che il potenziale che essi hanno nel fare la differenza.
Gli uomini devono essere incoraggiati ad adottare comportamenti positivi e a giocare un ruolo più importante, per esempio, nel prendersi cura delle proprie compagne e delle proprie famiglie. Numerosi studi, nel mondo, mostrano che gli uomini generalmente partecipano meno delle donne alla cura dei figli. Ciò ha un grosso peso sull'epidemia di AIDS, che attualmente ha lasciato oltre 11 milioni di bambini orfani e bisognosi di aiuto da parte degli adulti.
(Xagena 2000)
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